Pubblicato su politicadomani Num 86 - Dicembre 2008

In Breve

 

La difficile lotta
Negli UK sono stati approvati gli ogm, suscitando le stesse reazioni di dieci anni fa: il principe Carlo condanna la decisione e gli attivisti distruggono intere coltivazioni transgeniche. I sostenitori ogm usano la crisi a loro vantaggio, non per risolvere il problema fame nel mondo, ma per trarne profitti per gli azionisti. Quali misure adottare? Una è boicottare i prodotti come già accadde per i pomodori Flavr Savr. Oggi però potrebbe essere più difficile, perché i mangimi animali provengono spesso da coltivazioni ogm, e i consumatori mangiano così inconsciamente prodotti da essi derivati. Non rimane che controllare che i prodotti che acquistiamo siano biologici senza ogm.

Diritti e social card
Al posto dei fondi a favore della non autosufficienza il governo ha introdotto la social card, un tesserino dato ai più poveri per gli acquisti di prima necessità; il tutto per 400 eu una tantum. Si toglie così un diritto (i fondi per l’assistenza domiciliare, l’accompagnamento, ecc.) e si fa un’elemosina (a termine) ad anziani e a poveri . Per i bambini c’è il bonus bebè (o al più le detrazioni fiscali per le spese nei servizi), ma non c’è niente per nuovi asili nido pubblici. In realtà la spesa sociale italiana è inferiore alla media UE. Occorre una logica alternativa, legata a un welfare dei diritti e dell’inclusione sociale per tutti, perché investire sul welfare è un assicurazione sul futuro.

Pistole e cartucce
Tempo fa una nave piena di armi è stata assaltata nel Mar Rosso da pirati somali. Il carico era diretto in Sudan via Nairobi. Le autorità keniote hanno smentito. Dal 2004 un embargo dell’ONU vieta di commerciare armi di qualsiasi tipo con Khartoum. Secondo Human Rights First, invece, i paesi che lo fanno sono diversi. Tra questi l’Italia che smentisce ogni traffico sotto embargo. Hrf parla di 294.094 dollari di armi solo nel 2004-05, in gran parte pistole e cartucce, armi leggere, le più usate dai miliziani filogovernativi che ogni giorno attaccano i villaggi del Darfur. È possibile, dice comunque Hrf, che gli armamenti fossero in realtà diretti in un altro paese che poi li ha girati al Sudan.

L’uomo in preghiera
Bani è gialla, arida e povera. Ma è santa. O, meglio, è abitata da un santo. La leggenda dice che da bambino El Hadj Mohamed spiegava il Corano ai marabutti. Dopo l’esilio nella savana, è tornato per insegnare la parola di Dio. Dai paesi vicini, dal Niger, dal Mali, i fedeli sono accorsi in questo piccolo villaggio a nord del Burkina Faso, nel centro del Sahel, e su suo ordine hanno costruito le moschee che lui aveva visto in sogno. Gli edifici sono stati costruiti senza seguire alcun progetto, solo grazie alle sue indicazioni. Sono otto moschee fatte di banco, una miscela di fango e paglia tipica del Sahel. Viste dal cielo, con l’occhio di Allah, rappresentano un uomo inginocchiato in preghiera

 

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