Pubblicato su politicadomani Num 81/82 - Giugno/Luglio 2008

Napoli Underground
Navigare in rete può essere il preludio di un’avventura, l’inizio di un’amicizia, il modo di condividere informazioni e immagini rare e preziose. Purché il “giro” non sia solo virtuale e si trasformi in visite sui posti trovati, contatti umani e professionali e lavoro insieme

di Fulvio Salvi

Un tesoro che non viene svelato non potrà mai essere tale. È questa la ragione della esistenza del sito Napoli Underground.
Nato nel novembre del 2003, ad opera di un gruppo di amici appassionati di ricerca storica e urbanistica, il suo scopo principale è di diffondere informazioni e notizie su quell'enorme patrimonio storico culturale che è il sottosuolo napoletano dove, scavando per oltre 20 secoli, sono state realizzate innumerevoli opere ipogee. La speranza è che una maggiore conoscenza possa portare ad un migliore sviluppo della città e alla valorizzazione di un patrimonio, nel suo genere, unico al mondo.
Con il contributo di Larry Ray (ex reporter di guerra in Vietnam ed oggi artista di successo in America), che dall'estero cura le traduzioni e arricchisce il sito di articoli, le pagine di NUg varcano i confini nazionali stuzzicando, con le avventure e le esplorazioni che esse propongono, la curiosità e l'interesse di tante persone che decidono di venire in Italia per visitarne il sottosuolo. Ad oggi russi, americani, canadesi, australiani e tanti altri sono stati accompagnati in un viaggio nel tempo attraverso circa 2500 anni di storia. Una storia fatta di sofferenze e di miracoli della tecnica e dell'ingegneria che continuano a suscitare l'invidia dei più quotati staff di progettazione.
NUg ha all'attivo collaborazioni con il National Geografic, History Channel e con tanti altri che hanno subito il fascino di questa straordinaria realtà.
Gli ottimi rapporti con la FNCA (Federazione Nazionale delle Cavità Artificiali, presieduta da Gianluca Padovan), offre possibilità di confronto con altre realtà attraverso congressi ed eventi di varia natura.
Il NUg si autofinanzia. Non è collegato ad alcuna istituzione pubblica o privata e ogni sua attività (per esempio, le visite e l'accompagnamento nel sottosuolo napoletano) è fatta a titolo gratuito.
Attualmente gli "amici" di NUg sono impegnati in un programma di nuove esplorazioni tecnico storiche del sottosuolo partenopeo: sono infatti solo circa 1000, su probabilmente 3000 esistenti sotto il territorio cittadino, le cavità censite. Né manca l'impegno nella speleologia classica, con l'esplorazione delle grotte naturali campane e puntatine anche in altre parti d'Italia. Molti i progetti, fra i quali anche un film documentario, e alcuni di essi potrebbero riservare molte sorprese.

 

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