Pubblicato su politicadomani Num 81/82 - Giugno/Luglio 2008

Eccessi

 

Intercettazioni e libertà di informazione
L' Associazione Stampa Romana attacca il disegno di legge Alfano approvato dal Consiglio dei ministri il 13 giugno scorso, con il quale si vietano le intercettazioni anche per reati gravissimi come il sequestro di persona.
"È la legge-bavaglio più grave dai tempi del regime fascista", denuncia. L'informazione e la diffusione di notizie penalmente rilevanti e di pubblico interesse è un diritto-dovere dei giornalisti. "La garanzia del diritto dei cittadini alla privacy è solo un pretesto". Fino al rinvio a giudizio, è punita la pubblicazione anche degli atti non più coperti dal segreto; anche per riassunto del contenuto. "Il solo possesso della copia di un verbale giudiziario verrà punito con il carcere".
In un Paese che ha depenalizzato il falso in bilancio, ciò che sta avvenendo è una deriva democratica. "I primi ad essere colpiti non sono i giornalisti, ma gli stessi cittadini nel loro diritto di essere informati". "È necessaria una mobilitazione di tutta la categoria, per difendere i diritti di tutti", conclude L'Associazione chiede alla dirigenza della Fnsi azioni di protesta esemplari, e propone più giorni di sciopero e una manifestazione o un convegno di protesta in cui siano coinvolti anche la magistratura e le forze di polizia, gli altri soggetti minacciati da questa legge.

Le macchine del fango
Si è svolto a Roma l'11 giugno scorso, organizzato da Genesi, trimestrale di studio sul Mediterraneo, il convegno su poteri deviati e informazione, "Le macchine del fango".
"Se la brutalità della campagna elettorale negli Stati Uniti ha portato alla luce l'attività di professionisti-killer della comunicazione, esperti in tecniche di denigrazione degli avversari, anche in Italia simili agenzie del fango potrebbero essere all'opera già da tempo, utilizzando talvolta media di ampia diffusione. Il tutto, sotto l'occulta regia di poteri deviati, a cominciare da alcune frange dei Servizi, fino alle task force spionistiche venute alla luce all'interno di colossi come la Telecom", si legge nella presentazione del programma dei lavori.
Oltre alle testimonianze dirette di alcune personalità della politica e del giornalismo e all'analisi nel dettaglio del fenomeno, sono state presentate nel convegno anche possibili ipotesi legislative per fronteggiarlo.

 

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