Pubblicato su politicadomani Num 80 - Maggio 2008

Cooperazione italiana allo sviluppo
Uscire dall'emergenza, a piccoli passi
Nonostante le condizioni di arretratezza, l'Africa Subsahariana mostra segni di vitalità e si moltiplicano i progetti volti ad uscire dalla povertà. È su questi progetti che punta il nostro Ministero degli Affari Esteri

di Costantino Coros

L'economia dell'Africa Subsahariana ha fatto registrare dei miglioramenti, ma la povertà e l'inedia, rappresentano i veri mali di queste zone, diventate ormai elementi strutturali di quelle realtà e per questo molto difficili da debellare.
Dai dati in possesso della Cooperazione italiana allo sviluppo: "circa il 34% della popolazione è denutrita. La fame uccide, da sola, più di tutte le epidemie africane messe assieme e gli effetti della sottoalimentazione infantile hanno conseguenze irreversibili, non solo sulla salute, ma anche in termini di sviluppo sociale ed economico. Tuttavia, nel suo insieme, il continente mostra segni di vitalità, di cui è testimone principale lo sforzo che i governi stanno compiendo per dotarsi di istituzioni sia nazionali sia sopranazionali. Queste dovrebbero essere in grado, se adeguatamente finanziate e appoggiate, di creare un quadro politico e normativo capace di invertire la tendenza negativa registrata nei decenni passati".
Nel 2005 la Direzione generale cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri ha erogato oltre 106 milioni di euro a dono e circa 250 milioni a credito, concentrati prevalentemente in tre regioni considerate prioritarie: il Corno d'Africa, la regione dei Grandi Laghi, i grandi paesi dell'Africa australe (Mozambico, Angola e Sudafrica). Interventi mirati, inoltre, sono stati indirizzati ad alcuni Paesi dell'Africa occidentale (Mali, Senegal, Niger). I maggiori beneficiari degli interventi a dono sono stati: Mozambico (19 milioni di euro); Somalia (18 milioni); Sudan (16 milioni); Etiopia (8 milioni); infine Eritrea, Sudafrica, Tanzania. Queste cifre sono consultabili nel sito: www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it.
In particolare, la Cooperazione italiana è attiva in Africa nei settori dell'educazione, delle infrastrutture, della lotta alla desertificazione, della tutela dell'ambiente e della sanità. Sul fronte emergenza grandi malattire (AIDS, tubercolosi e malaria), l'Italia è fortemente impegnata con programmi di sostegno diretto ai sistemi sanitari nazionali, fornendo supporto tecnico anche tramite l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel settore dello sviluppo agricolo, i programmi più importanti gestiti dalla nostra cooperazione sono quelli di Keita in Niger, di Arsi e Bale in Etiopia, di Umutara in Ruanda e di Karuzi in Burundi. I programmi sono finalizzati a migliorare la produttività agricola e dell'allevamento; a favorire il microcredito; rafforzare la fornitura d'acqua potabile; ristrutturare e costruire piste e strade rurali; incentivare e agevolare la commercializzazione dei prodotti agricoli; promuovere l'educazione di base ed infine istituire dispensari rurali.

 

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Num 80 Maggio 2008 | politicadomani.it