Pubblicato su Politica Domani Num 8 - Novembre 2001

NOTIZIE IN BREVE

Economia mondiale in crisi: borse incerte per paura del bio-terrorismo
La paura del bioterrorismo frena Wall-Street e condiziona anche le principali borse europee.
L'unico ottimista per ora sembra essere il presidente della Federal-Reserve, Alan Greenspan, il quale pochi giorni fa ha dichiarato di essere, nonostante tutto, ancora fiducioso nelle prospettive di ripresa, sviluppo tecnologico e crescita della produttività di lungo periodo. Greenspan ritiene che queste prospettive sommate alla forza e determinazione del suo popolo possano senza dubbio risollevare le sorti del paese. Tuttavia Greenspan ritiene che sia ancora troppo presto per poter valutare il pieno impatto dell'attacco terroristico dell'11 Settembre sull'economia americana.
Meno rassicuranti rispetto a Greenspan sono i dati forniti dall'O.C.S.E. nella bozza del prossimo outlook che sarà presentato il prossimo 20 Novembre ;la crescita economica a livello mondiale sarà dimezzata rispetto alle ultime previsioni. Secondo l' O.C.S.E dunque la crescita del p.i.l. dei suoi paesi membri sarà dell'1,2% contro il 2,4% previsto a Giugno. Quella degli U.S.A. passa dal 3,1% all'1,3%. La U.E. si attesterà sull'1,5% invece che sul 2,7% atteso. Addirittura negativo il Giappone che passa da 1,1% a -0,8%.

(Fiammetta Rossetti)

 

LA GUERRA FA BENE ALLE BORSE
È provato che i mercati azionari si avvantaggiano da situazioni di guerra. Dopo una prima caduta dei titoli, segue una netta ascesa che permette all'azionista lauti guadagni. Ecco le prove.

Seconda guerra mondiale:
aprile 1939-aprile 1942 - 63%
aprile 1942-aprile 1945 + 94%
Guerra di Corea:
maggio/luglio 1950 - 12%
luglio 1950-gennaio 1953 + 38%
Vietnam:
luglio/agosto 1964 - 5%
agosto 1964-marzo 1973 + 26%
Guerra del Golfo:
agosto 1990-gennaio 1991 - 13,5%
gennaio-febbraio 1991 + 20%
Afghanistan:
11 settembre-7 ottobre - 10%
dopo, in tre giorni, + 3%
[fonte: vita]


NOBEL PER L'ECONOMIA
Hoseph Stiglitz, Michael Spence e George Akerlof hanno ricevuto il premio Nobel per l'economia per le loro analisi dei "mercati a informazione asimmetrica" (informazione privilegiata). In un articolo intitolato Informazione economica Stiglitz spiegava la crisi mondiale e preannunciava le linee di denuncia che avrebbe seguito da quel momento: revisione del ruolo dello Stato, impoverito negli ultimi decenni dai "fondamentalisti del mercato", e critica alla rigidità del fondo monetario internazionale nella soluzione delle crisi finanziarie.
Dopo Amartya Sen, premiato con il Nobel per "il suo contributo all'analisi del benessere economico", con Stiglitz il Nobel aumenta il suo prestigio e si allontana sempre più dalle tesi del neoliberismo.

[fonte: Internazionale]

 

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Num 8 Novembre 2001 | politicadomani.it