Pubblicato su politicadomani Num 79 - Aprile 2008

Calecàra
Tradizioni popolari di primavera

di Paolo Tomasi

A Segni (50 km a Sud di Roma) la festa della primavera viene chiamata Calecàra. Dal dizionario locale si apprende che Calcara indica una "pira, fornace rustica"; catasta di legna che si fa ancora oggi bruciare nelle piazzette e nei vicoli del paese.
I ragazzi, nella mattina e nelle prime ore del pomeriggio, vanno in giro per raccattare legna da ardere. Sul tardi, le donne accatastano la legna per darle fuoco e, quando ormai rimangono le braci, con queste cuociono pizze di farina di polenta, fave e ceci (i cosiddetti "cicci 'ngiongi" e "sposette", che altro non sono che i moderni "pop corn", chiamati così per il loro colore bianco). Poi, prima di tornare a casa, le donne raccolgono le ultime braci par riavvivare il fuoco in casa. Una festa di vicinato che unisce tutti. Fa piacere rivivere il passato, ma fa meraviglia rendersi conto che la maggior parte degli spettatori sono i piccoli e gli anziani. I primi sono catturati dalla novità dell'avvenimento (oggi anche con i telefonini a fotografare le fiamme). I secondi sono alla ricerca, forse, di ricordi: di quando andavano a raccogliere la legna e si ritrovavano insieme al rinnovarsi dell'evento.
Curioso osservare quanto questi falò siano diffusi (ancorché ben controllati per evitare eventuali incidenti) quasi a raccordare passati centenari con il presente e, si spera, con il futuro.
La festa è caratterizzata dal riunirsi delle famiglie che abitano nell'intorno di ogni piazza. È quindi una festa "locale", "intima", per rievocare storie e tradizioni, a cui i bambini, prima di cadere nel sonno, partecipano con attenzione. Quando inizia a far tardi, si cerca un difficile congedo. Il sommesso parlottare di persone raccolte intorno ad un'altro falò, ormai chéto, che discorrono piacevolmente, è segno che la festa continua. Un'altra Calecàra. Ci si invita a sedere e a rimanere ancora un po', per raccontarsi storie, frizzi, barzellette. Per stare insieme, solo per il piacere di stare insieme.

 

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