Pubblicato su politicadomani Num 78 - Marzo 2008

Letture

 

"Pensieri dell'infinito e strategie quotidiane" è il titolo del libro di Giuliana Terrazzano, psicopedagogista, che da diversi anni si muove nel napoletano per prevenire l'abbandono e la dispersione scolastica (Felice Cervino Editore, 2007).
Presentato lo scorso dicembre a Napoli, il libro è lo studio di due grandi pensatori messi a confronto: F.J. Schelling e G. Bruno dove il primo fa proprio l'infinito del secondo e lo veste di sentimento.
II dialogo di G. Bruno, attraverso l'analisi dell'autrice, si rivela utile a chi si interroghi verso dove vada la società umana, dominata dal materialismo dilagante, con la conseguente caduta di valori etici e spirituali. Sono interrogativi ai quali deve rispondere un educatore, quale l'autrice, nel tempo dell'incertezza, soprattutto mentre vacilla la stabilità della persona umana e ne subiscono le più tragiche conseguenze i disadattati, a partire dagli adolescenti che sono i più bisognosi di sostegni formativi e del contributo di una società educante.

L'autrice affronta il discorso dell'infinito, mentre la sua operosità quotidiana la impegna a risolvere problematiche ben radicate in spazi di disincanto e sofferenza nei quali il dolore si prospetta infinito.
"Giuliana Terrazzano ritrova le vie maestre della natura, dello spirito, della cultura, che è spazio armonicamente comunicante. Propone un volume, che ha senso per un'indagine preliminare su quelle che sono le condizioni presenti degli spazi invivibili, dove si soffre a tutte le età, ma soprattutto è tragica la sofferenza del fanciulli - scrive nella prefazione al libro il critico d'arte e filosofo Angelo Calabrese - [...] Ella si serve di Bruno e Schelling per "ritrovare" i suoi studi prediletti, ma poi chiarisce il senso della sua ricerca nella consistenza del suo impegno quotidiano. Il lettore può [...] cogliere il senso del lavoro quotidiano di una donna, che affronta percorsi culturali innovativi, per essere all'altezza di quegli impegni professionali che viene assolvendo come mediatore familiare e nell'azione di recupero dei minori a rischio, che soffrono di degrado familiare, di problemi sociali e che la scuola vede dispersi".

 

Homepage

 

   
Num 78 Marzo 2008 | politicadomani.it