Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008

Testimonianze
Piccole storie da Save the Children

 

Soldatino
"Un giorno i soldati arrivarono alla mia scuola e ci dissero che se non li avessimo seguiti ci avrebbero uccisi. Ed è così che fui arruolato". Serge, 13 anni, è riuscito a fuggire e oggi riceve un'educazione al Centro di transito per ragazzi sostenuto da Save the Children a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. Quando arrivò al centro era seriamente malato e traumatizzato, ma ora sta meglio e spera di tornare presto dai genitori.

Fuori classe
Winnie a casa nel campo di sfollati di Myo, in Sudan. Intorno a Khartoum vivono oltre 2 milioni di sfollati. Il 57% di queste persone hanno meno di 20 anni. 21 anni di conflitto fra il Nord e il Sud del paese e i continui combattimenti in Darfur hanno causato sfollamenti di massa.
Molti bambini non vanno a scuola e sono costretti a lavorare per aiutare la famiglia. I progetti di Save the Children in zona prevedono la creazione di opportunità educative per le bambine e i ragazzi fuori corso, la formazione professionale e la protezione per i bambini lavoratori.

Speciali
Parwana, come le sue sorelle Farzana e Medina, ha problemi d'udito. Tutte e tre frequentano la Hearing Impaired Foundation of Afghanistan a Kabul, una scuola speciale per chi ha difficoltà d'udito supportata da Save the Children.
Molti bambini nel paese, specialmente le bambine e i disabili, dopo decenni di guerra, non hanno ancora accesso all'educazione. Ogni anno, Save the Children garantisce supporto ed educazione a 280 bambini con disabilità dell'udito. Parwana, insieme ai suoi genitori, sta imparando il linguaggio dei gesti, così da poter proseguire gli studi.

[Reportage fotografico da Save the Children Italia]

 

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