Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008

Palazzo Venezia 8 febbraio - 18 maggio 2008
Pittori del Rinascimento: Sebastiano del Piombo 1485-1547
A Roma la prima esposizione monografica dell'artista veneziano

di Alberto Foresi

Dopo aver ospitato una mostra dedicata al pittore calabrese Francesco Cozza, fondamentale, grazie anche al corposo catalogo, per far conoscere ad un più vasto pubblico un artista sino ad ora sconosciuto al di fuori della stretta cerchia degli esperti, le sale di Palazzo Venezia si aprono ad una nuova rassegna espositiva, questa volta dedicata al ben più noto Sebastiano del Piombo.
La mostra si configura come la prima esposizione monografica dedicata all'artista veneziano, allievo di Giovanni Bellini e contemporaneo di Giorgione e di Tiziano, che tuttavia proprio a Roma, ove operavano maestri come Raffaello e Michelangelo, in un'età contrassegnata da complesse vicende storico-artistiche, diede piena espressione al proprio estro creativo. Le opere esposte, in tutto ottanta fra tavole e disegni, provenienti sia dall'Italia sia dalle più prestigiose raccolte straniere, quali il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery of Art di Washington, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, consentono ai visitatori di ricostruire l'evoluzione artistica di Sebastiano, dal calore cromatico degli inizi, caratteristico della tradizione pittorica veneziana, all'astrazione geometrica e ai toni cupi dell'ultima parte della sua carriera, memori del passaggio dalla vitalità pienamente rinascimentale alla più austera e compassata età della Controriforma.
Del primo periodo veneziano sono presenti in mostra tre capolavori quali la pala proveniente dalla chiesa di San Giovanni Grisostomo, le ante d'organo un tempo poste nella chiesa di San Bartolomeo - ora alle Gallerie dell'Accademia - e la tela raffigurante il Giudizio di Salomone.
Giunto a Roma nel 1511 su invito del banchiere senese Agostino Chigi, grande mecenate dell'arte romana rinascimentale, si trova immediatamente a confrontarsi con i due più illustri artisti attivi allora nella città, Michelangelo e Raffaello, autori rispettivamente della Cappella Sistina e delle Stanze vaticane. Proprio di Michelangelo divenne amico e collaboratore, dopo che il Chigi sembrò preferire Raffaello al veneziano, amicizia che il Buonarroti contraccambiò aiutando Sebastiano nei disegni preparatori, sodalizio che vedeva entrambi gli artisti accomunati nel tentativo di arginare il sempre maggior successo dell'Urbinate. Proprio dalla collaborazione a livello grafico e progettuale con Michelangelo vedrà la luce la tavola, esposta nella mostra, raffigurante la Pietà eseguita da Sebastiano per la chiesa di S. Francesco della Rocca, ora custodita nel Museo Civico della città laziale. È durante la sua permanenza a Roma - che si protrarrà, salvo un breve rientro a Venezia in occasione del sacco di Roma del 1527, sino alla morte nel 1457 -, che Sebastiano del Piombo produce le opere più significative della sua maturità, fra le quali ricordiamo gli affreschi della cappella Borgherini nella chiesa di S. Pietro in Montorio, la grande pala su lastra d'ardesia eseguita su commissione di Agostino Chigi nella chiesa di S. Maria del Popolo e il ciclo di affreschi eseguito nella villa detta La Farnesina, di proprietà del banchiere senese; opere che, data la loro collocazione, dovrebbero essere visitate a completamento ideale della rassegna espositiva.
Una sezione della mostra è dedicata ad un genere pittorico a cui Sebastiano si applicò con particolare bravura, il ritratto. Sono esposti i più importanti ritratti eseguiti dall'artista veneziano, opere in cui risalta sia l'imponenza della figura sia la capacità di introspezione psicologica nella raffigurazione del volto dei soggetti. Fra queste opere segnaliamo il Cardinal Ferry Carondelet col segretario, prestito sontuoso del Museo Thyssen Bornemisza di Madrid, il Ritratto di umanista della National Gallery of Art di Washington, il Ritratto di Anton Francesco degli Albizzi del Museum of Fine Arts di Houston, l`Andrea Doria della collezione dei principi Doria a Genova, il Ritratto d`uomo in arme di Hartford, il Ritratto di giovane barbuto di Austin e il Ritratto di Cristoforo Colombo del Metropolitan Museum di New York.
A conferma dell'importanza a livello internazionale di tale mostra, ricordiamo che, dopo la chiusura a Roma, l'esposizione sarà trasferita pressola Gemäldegalerie di Berlino, consolidando la positiva collaborazione con tale istituzione già attuatasi in occasione della mostra "Caravaggio e i Giustiniani" del 2002.

 

Note sulla mostra
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica
8 febbraio - 18 maggio 2008
Palazzo Venezia,
Via del Plebiscito 118, Roma

Curatore: Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano
Enti promotori: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Allestimento: Luca Ronconi e Margherita Palli
Catalogo: Federico Motta Editore

Orari: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 20.00 - venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.00 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Biglietti: 10,00 eu interi; 8,00 eu ridotto e gruppi; 4,00 eu gruppi scuole
Sito web: www.mondomostre.it

 

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