Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008

Lavoro al femminile
Migliora la situazione delle donne in Italia, ma, con un tasso di occupazione del 46,3% contro il 57,2% europeo, è ancora sotto la media UE

 

In Italia la differenza di salari, tra uomini e donne, è tra le più basse d'Europa ma, per il resto, la situazione femminile sul mercato del lavoro italiano non è ancora al passo con quella dei paesi più avanzati. È quanto emerge da uno studio della Commissione europea, che spiega come il lavoro femminile abbia raggiunto in quantità, ma ancora non in qualità, quello maschile.
L'occupazione è cresciuta dal 41,1% del 2001 al 46,3% nel 2006, contro una media del 57,2%, e il divario con quella maschile è ancora del 24,2%, contro una media del 14,4%. Ancora più negativo è il quadro per le lavoratrici anziane, al 21,9%, contro il 34,8% dell'UE, e per quelle part-time, che sono il 26,6%, a fronte del 46,2% della Germania. Se da una parte, quindi, il tasso di disoccupazione delle italiane è molto migliorato negli ultimi cinque anni, passando dal 13% all'8,8% (appena meno del 9% medio), il "gap" con quella maschile rimane del 3,4%, contro l'1,4% dell'UE.
L'universo femminile è in generale più penalizzato. I contratti a tempo determinato per le donne (15,8%) sono il 4,6% in più rispetto agli uomini. Le donne rimangono poco rappresentate nei posti di potere: la loro presenza in politica è salita dal 12% del 2004 al 17% del 2007, ben al di sotto tuttavia della media - anch'essa deludente - del 23% dell'UE.
Il tasso di occupazione cala a seconda che le donne italiane tra i 25 e i 49 anni abbiano o meno dei figli, passando dal 66,7% al 54,6%, mentre quello degli uomini aumenta dall'80,7% al 93,8%. Aumentano, però, le donne manager, passate dal 17,8% del 2001 al 32,9% del 2006, appena sopra la media europea che è del 32,6%. E, infine, in Italia come nel resto d'Europa, le ragazze tra i 20 e i 24 anni sono più brave all'università e negli studi, con il 79,4% che ottiene diplomi e risultati, contro il 71,7% dei maschi.
"L'occupazione femminile è stata il principale fattore di crescita dell'occupazione in Europa negli ultimi anni", si legge nel documento della Commissione, che aggiunge: "Tra il 2000 e il 2006 l'occupazione nei Ventisette è aumentata di circa 12 milioni di unità, di cui 7,5 milioni di donne. L'occupazione femminile è aumentata ogni anno, raggiungendo il 57,2% nel 2006, ossia 3,5% in più che nel 2000, portando l'obiettivo del 60% entro il 2010 a portata di mano".

[Bruxelles, 23 gennaio 2008, Apcom]

 

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Num 77 Febbraio 2008 | politicadomani.it