Pubblicato su politicadomani Num 77 - Febbraio 2008

In Breve

 

OSAS
Sindrome dell'apnea ostruttiva del sonno, OSAS. Ne sono affetti in Italia 1,6 milioni di persone ma sono solo in 40mila a curarsi. I sintomi sono: russamento abituale e persistente, apnee notturne, risvegli con sensazione di soffocamento, sonnolenza diurna, cefalea mattutina, riduzione della concentrazione e dell'attenzione. Il 10% degli incidenti che avvengono sulle autostrade italiane sono causati da soggetti affetti da OSAS, che provoca anche incidenti sul lavoro e disturbi cardiovascolari. Un problema di salute pubblica con conseguenze sociali ed economiche pesanti, dice Domenico Geraci, direttore dell'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare (Ibim) del Cnr di Palermo.


Ecofestival
Si è svolto a Roma, dal 14 al 20 gennaio, il festival "coScienza globale". Scienziati, politici, filosofi, sociologi, giornalisti e intellettuali si sono incontrati per dare una risposta alle domande sul futuro del pianeta. Convegni, conversazioni, documentari, musica, laboratori e percorsi didattici per i bambini hanno animato l'evento. In "Nobel per la terra" si è parlato di etica nella scienza. "Sei gradi possono cambiare il mondo" è il documentario sui cambiamenti climatici raccontati da scienziati e climatologi, fotografi e persone qualunque. Nel "Concerto apocalittico per grilli e orchestra" sono stati invece gli insetti a parlare, in musica, dei destini del mondo.

Scarti d'oro
Gli orafi possono recuperare da soli gli sfridi (scarti) dell'oro e ridurre i costi ricavando oro dai residui di scarto. Ora gli artigiani si rivolgono a raffinerie che pagano profumatamente. É invece possibile fare da soli la fase di lisciviazione, dopo l'incenerimento del materiale di scarto della lavorazione dell'oro, a cui segue una successiva fusione delle ceneri ottenute: basta trattare le ceneri con opportune miscele di reagenti chimici per ottenere un liquido nel quale sono disciolti i metalli preziosi. Da questo, dopo un'opportuna purificazione elettrochimica, è possibile recuperare l'oro da cui ricavare lingotti riutilizzabili. Indubbi i vantaggi sia economici, sia ambientali.

S.O.S. acqua
"Molti degli attuali conflitti vengono alimentati o inaspriti dalla scarsità di risorse idriche e il cambiamento climatico non fa altro che aggravare la situazione." ha detto Ban Ki-moon, Segretario Generale dell'ONU. Una tendenza preoccupante, soprattutto perché tali carenze sono destinate ad aumentare nel corso dei prossimi anni. L'acqua è anche alla base delle principali sfide di sviluppo mondiali riguardanti cibo, ambiente, salute e benessere economico. La carenza d'acqua è infatti al centro di molti degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio fra i quali c'è quello di dimezzare entro il 2015 il numero di coloro che non hanno accesso sicuro all'acqua potabile. [Fonte: SIR]

La via della Cina
La Cina vuole essere al passo con le nazioni economicamente più sviluppate e le Olimpiadi del 2008 l'aiuteranno a dimostrarlo. Ma a che prezzo? Il processo di trasformazione di Pechino è iniziato negli anni '80, con la politica di apertura al mercato libero di Deng Xiao Ping. L'area metropolitana ospita più di 10 milioni di abitanti (13 considerando gli immigrati dalle zone rurali non registrati), in 10 distretti e in alcune contee rurali. Nella città storica (Lao Beijing), divisa in 4 distretti e con 40 siti storici e culturali protetti, negli ultimi cinquant'anni sono stati distrutti più di 200 hutong (le minuscole e labirintiche vie di Pechino) su 820 esistenti, e relativi siheyuan (case a un piano con corte al centro).

Acqua e igiene nelle scuole d'Eritrea
Guerre, conflitti e siccità ormai trentennali hanno causato in Eritrea un drammatico peggioramento delle condizioni di vita di donne e bambini.
In un quadro di povertà diffusa e mancanza di infrastrutture, la difficoltà d'accesso all'acqua potabile mette a rischio la salute dei bambini: la carenza di fonti idriche - vi ha accesso solo il 60% dei villaggi rurali - e le lunghe distanze da percorrere per raggiungerle costringono le famiglie ad utilizzare acqua potenzialmente contaminata, una situazione che, unita alla mancanza di servizi igienici di base - disponibili per appena il 3,6% della popolazione eritrea - aumenta esponenzialmente i rischi di malattie diarroiche, fra le principali cause di morte dei bambini.
L'UNICEF Eritrea si sta adoperando per dotare di servizi idrici, igienico-sanitari e dell'allaccio alla rete idrica di alcune scuole. Entro il 2008, 21 scuole saranno dotate di gabinetti e lavatoi separati per bambini e bambine (uno ogni 20 bambini) e di un serbatoio di 4,5 m³ collegato alla rete idrica, sufficiente per le necessità giornaliere dei bambini. Il serbatoio servirà anche a raccogliere l'acqua piovana depositata sui tetti delle scuole; ogni eccedenza idrica, soprattutto durante la stagione delle piogge, servirà ad alimentare i bacini idrici locali.

 

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Num 77 Febbraio 2008 | politicadomani.it