Pubblicato su politicadomani Num 76 - Gennaio 2008

Un gesto eclatante lasciato cadere nel silenzio
Fra coraggio civico e profezia evangelica

 

... Questa splendida e profetica azione non-violenta da parte di Turi cade nel vuoto quasi totale in un'Europa che sembra abbia dimenticato tutto il proprio impegno contro le armi atomiche. Infatti il gesto di Turi è stato circondato dal silenzio non solo dei media ma anche del movimento non-violento e del popolo della pace. Capisco il silenzio della grande stampa ma non capisco questo silenzio anche nel movimento per la pace. [...]
Turi Vaccaro ci ha donato uno splendido esempio di coraggio civico e di profezia evangelica. Non lo possiamo lasciare solo. Chiedo che venga rimesso in libertà perché lo ha fatto per renderci coscienti della gravità del momento che viviamo. Si tratta di morte o di vita per tutti, soprattutto ora che si profila un altro scontro con Teheran sul nucleare.
Noi onoreremo la memoria di Turi solo se ci impegneremo a mobilitarci tutti contro le testate nucleari. E il suo gesto impegna in particolare le chiese cristiane a fare un passo in avanti e a dichiarare le armi atomiche "peccato".
"La bomba nucleare è la cosa più antidemocratica, anti-nazionale, antiumana e apertamente malvagia che l'uomo abbia mai creato - scrive Arundathi Roy -. Se siete religiosi ricordate che questa bomba è la sfida dell'Uomo a Dio. La sfida è formulata in modo molto semplice: Noi abbiamo il potere di distruggere tutto ciò che Tu hai creato. Se non siete religiosi, considerate le cose in questo modo: il nostro mondo è vecchio di 4600 milioni di anni. E potrebbe finire nel giro di un pomeriggio".
Non è lontano da quanto ci aveva detto nella Pacem in Terris quel saggio uomo di Dio, Giovanni XXIII: "Nell'era nucleare, la guerra è follia".

Alex Zanotelli
Da "Mosaico di Pace", mensile di Pax Christi

 

Homepage

 

   
Num 76 Gennaio 2008 | politicadomani.it