Pubblicato su politicadomani Num 75 - Dicembre 2007

Scuola aperta
Coniugare cultura e professione
Gli Istituti professionali sono chiamati ad assolvere un compito difficile: formare i giovani alla professione specifica dell'indirizzo della scuola, senza trascurare la trasmissione della cultura, il servizio al territorio e le aperture internazionali

di Giuseppina Bottino*

L'Istituto d'Istruzione Superiore "Mancini" di Cosenza, propone al territorio la formazione di profili professionali quali gli operatori ed i tecnici della gestione aziendale, dell'impresa e dei servizi turistici, dei servizi di ricevimento, della ristorazione - settore cucina e settore sala.
Il Dirigente Scolastico, Prof. Luigi Reda, riconosce come fondamentale, per delineare una coerente offerta formativa, "la conoscenza del contesto territoriale, che è caratterizzato da una realtà piuttosto eterogenea, ma sempre condizionata da forme di svantaggio culturale e socio-economico, soprattutto se ci si confronta con altre aree più avanzate del Paese. Si vuole enfatizzare la funzione della scuola come servizio complessivo reso all'utenza in un determinato contesto territoriale e in un'ottica culturale ampia. La dimensione ambientale si riverbera direttamente sul vissuto degli alunni, sulla loro maturazione personale e sulle opportunità professionali, per cui il lavoro scolastico in senso stretto appare molto complesso, mentre risulta arduo rendere pienamente funzionale l'istituzione come 'agenzia formativa' in senso lato.
L'Istituto tenta di dare delle risposte concrete e si propone come luogo di istruzione, di strutturazione graduale delle competenze professionali e come 'spazio formativo' del libero e autonomo sviluppo della coscienza individuale." (estratto dal POF)
L'offerta ai giovani della provincia rispecchia, dunque, una consapevolezza analitica e realistica dei tanti difficili nodi da sciogliere per facilitare il processo di crescita e per far germogliare atteggiamenti che siano una sfida al cambiamento. L'offerta formativa della scuola si è valsa delle opportunità progettuali del Programma Operativo Nazionale e Regionale del MPI, del FSE e del FESR, tutelando dai rischi di dispersione scolastica, individuando azioni efficaci per promuovere le pari opportunità, l'educazione permanente e la legalità, definendo percorsi che favoriscono l'accoglienza, l'approfondimento, le sperimentazioni, riconoscendo la necessità di lasciare un cantiere sempre aperto a costruire raccordi con il territorio.
Con particolare dedizione l'Istituto si situa, inoltre, nel contesto europeo, ricercando nella dimensione europea la definizione di un investimento simbolico e di rinforzo per la propria identità. Nell'esperienza delle "identità centrate sulla diversità" si individua il mezzo per introiettare modalità che diventano proprie del vivere quotidiano.
I progetti Socrates Comenius dell'agenzia LLP, Oltre i Confini; Pari Opportunità per una Carriera di Successo; Preservare il Passato, Confrontare il Presente per Costruire il Futuro, hanno incoraggiato la sensibilità interculturale grazie alla cooperazione transnazionale e la mobilità. Attraverso la collaborazione tra gruppi di alunni e docenti di diversi paesi europei, Austria, Spagna, Turchia, Grecia, Romania, Bulgaria, Germania, Lettonia, Polonia, Portogallo, Svezia, si è consentito di approfondire la conoscenza dei paesi, della cultura, dello stile di vita dei partner.
Tali scambi offrono un valore aggiunto rispetto all'apprendimento e all'insegnamento tradizionali, introducendo approcci nuovi e creativi alle discipline studiate. Nel loro specifico, tali progetti fungono da motore di sviluppo per gli istituti scolastici in quanto piattaforme formative, aiutando a migliorare la gestione delle scuole e gli approcci pedagogici, attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze su esigenze e problemi comuni. È oggettivamente misurabile e visibile la ricaduta sui discenti delle attività basate sugli scambi internazionali. Si approda a forme di collaborazione e di interazione degli sforzi, impensabili all'interno del gruppo-classe. Gli allievi divengono auto-proponenti nell'offrire collaborazione e nell'individuare traguardi in rapporto alle loro capacità. Sono gli stessi lavori prodotti autonomamente, singolarmente o in gruppo, che consentono loro di acquisire la capacità di crearsi da sé gratificazioni connesse all'apprendimento, anziché fare assegnamento su quelle che provengono dall'insegnante. Ci sembra, in tal modo, di poter individuare una direzione, un obiettivo che permetta di orientarsi, come discenti e docenti, nell'ottica di un processo di apprendimento/ insegnamento incentrato sull'educazione alla democrazia.

* F. S. Area Progettazione

 

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Num 75 Dicembre 2007 | politicadomani.it
   
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