Pubblicato su politicadomani Num 74 - Novembre 2007

I "pilastri" dell'Unione europea

 

La nozione di "pilastri" è generalmente utilizzata per designare il trattato sull'Unione europea. Tre pilastri formano l'architettura dell'Unione europea, cioè:
- Il pilastro comunitario che corrisponde alle tre comunità: La Comunità europea, la Comunità europea dell'energia atomica (EURATOM) e la vecchia Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) (primo pilastro);
- Il pilastro dedicato alla politica estera e di sicurezza comune, che è retta dal titolo V del trattato sull'Unione europea (secondo pilastro);
- Il pilastro dedicato alla cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale che è contemplata dal titolo VI del trattato sull'Unione europea (terzo pilastro).
Il trattato di Amsterdam ha trasferito una parte dei settori contemplati dal terzo pilastro al primo pilastro (libera circolazione delle persone).
Questi tre pilastri funzionano secondo procedure decisionali diverse: procedura comunitaria per il primo pilastro e procedura intergovernativa per gli altri due. Di conseguenza, nel primo pilastro, solo la Commissione può presentare proposte al Consiglio e al Parlamento e la maggioranza qualificata basta per l'approvazione degli atti in seno al Consiglio. Nel quadro del secondo e terzo pilastro, questo diritto d'iniziativa è condiviso fra la Commissione e gli Stati membri e l'unanimità al Consiglio è in genere necessaria.
La Costituzione europea, in via di ratifica, prevede una radicale rifusione del sistema. I tre pilastri sono destinati ad essere fusi, pur mantenendo procedure particolari nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC) e della politica di difesa.

[Fonte: www.europa.eu]

 

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