Pubblicato su politicadomani Num 74 - Novembre 2007

"Suoni e non spari"
L'infanzia sveglia Vibo Valentia con la baraonda della solidarietà
Ricomincia a novembre il cammino per realizzare un sogno di pace. Tessere reti di solidarietà e costruire ponti di amicizia attraverso i bambini

di Luciano Gagliardi

Un risveglio inaspettato quello di alcuni cittadini di Vibo Valentia che, il 20 aprile scorso, hanno chiamato il comando dei vigili urbani protestando per il fracasso che veniva dalla centralissima Piazza Municipio: c'erano lì in piazza migliaia gli strumenti "suonati" con entusiasmo ed energia dai bambini e dalle bambine delle scuole elementari di Vibo Valentia e delle frazioni vicine. Una musica mai sentita prima in città. Una baraonda di gioia inneggiante alla nonviolenza. "Suoni e non spari", il nome della manifestazione che ha visto tantissime realtà unirsi a Vibo, con l'unico scopo comune di fare qualcosa contro la violenza, sia pure attraverso un gioco. Il gioco dello scambio: io ti do una bacchetta magica o uno strumento musicale della bottega del commercio equo e solidale, tu mi dai la tua arma giocattolo e prometti di non giocare più con le armi.
Ancora più grande, poi, deve essere stato il disappunto di questi cittadini, quando il centralinista del comando li ha informati che il volume e il caos sarebbero aumentati, e che di lì a poco, insieme alla musica, avrebbero dovuto sopportare le scemenze di clown, buffoni, giocolieri, trampolieri, scout, maghi, preti e di un sacco di altra gente poco seria che già di mattina presto si dava molto da fare sul palco e per la piazza.
Solo i temerari che, sfidando il ridicolo, hanno avuto il coraggio di scendere per strada hanno capito cosa stava accadendo. In piazza, oltre ai volontari della bottega del commercio equo "Susu e Jusu", artefici dell'idea insieme agli scout di Vibo-2, c'erano a dare una mano, Renato, assessore alle politiche giovanili del Comune, don Bruno della Caritas, i ragazzi delle scuole elementari, quelli dell'oratorio, le volontarie di "Compresi gli Ultimi", gli artisti e i giocolieri di "Un c'è pace 'ntra stu mundu", i volontari della croce rossa, i clown di corsia, gli operatori del Ludobus, e tantissimi altri. Impossibile elencarli tutti. Tutti però impegnati per la riuscita della festa. E tutti gratuitamente.
"Din Don Dan", Don Danilo D'Alessandro, ribattezzato così per l'occasione, ha fatto da presentatore. Sul palco, ad allietare l'incredibile folla di bambini e adulti, si sono esibiti il coro del Convitto nazionale Filangieri, i ragazzi del corso di strumento musicale della scuola media Garibaldi, i musicisti dell'oratorio di Vibo Valentia, e Mago Sales, il Mago-Sacerdote più bravo del mondo.
La partecipazione ha surclassato le migliori attese: migliaia i bimbi e le bimbe che hanno consegnato ogni genere di arma-giocattolo, qualcuna delle quali incredibilmente somigliante a quelle vere usate dai bambini-soldato nei tantissimi conflitti che avvelenano il pianeta.
C'era in piazza anche il clown Scassapistole che insieme ai bambini ha provveduto a prendere a martellate le armi.
Il giorno dopo il Mago-Sales si è magicamente trasformato in "mago itinerante" e, assistito dagli scout e dal clown Liberato, si è esibito in quattro spettacoli fuori programma a Portosalvo, Vibo Marina, Bivona e Longobardi. Così anche i bambini di queste frazioni colpite dall'alluvione, che le ferrovie calabro-lucane, venendo meno alla loro promessa, non avevano portato fino a Vibo centro, hanno potuto far festa.
Ma non è stata solo la festa della vittoria della musica sulle armi: nella raccolta fondi collegata alla manifestazione e promossa dal missionario salesiano è stato raccolto denaro per pagare la scuola ed il sostentamento di alcuni bambini e bambine soldato fuggiti dagli eserciti irregolari dell'Uganda. Un gesto che ha costruito un ponte ideale fra la nostra piccola città e i più disperati tra i disperati del mondo. Sono bambini rapiti e arruolati a forza, le cui famiglie spesso sono sterminate dai militari reclutatori perché chi riesce a disertare non sappia più dove far ritorno. Una realtà aberrante descritta sul sito www.sales.it di Don Silvio-Mago Sales.
Con i frammenti delle armi distrutte dallo "ScassaPistole" si farà un monumento contro la violenza. Il monumento rappresenterà le mani di un bimbo e di una bimba che spezzano un fucile, e farà bella mostra di sè al centro della nostra città, una di quelle a più alta densità mafiosa d'Italia.

 

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Num 74 Novembre 2007 | politicadomani.it