Pubblicato su politicadomani Num 74 - Novembre 2007

In Breve

 

Il saluto di Mons. Bregantini
"Per obbedienza sono venuto e per obbedienza parto". Mons. Bregantini, da 13 anni vescovo di Locri e punto di riferimento nella lotta alla criminalità e nel cercare la strada del riscatto sociale, ha salutato così i sui fedeli. Di fronte al dolore manifestato dalla gente di Locri per la sua partenza, Bregantini dice: "È un reciproco dispiacere, perché obbedire non è mai facile e sempre eroico. Voglio però cercare di rasserenare gli animi, che molto di quello che ho insegnato loro è stato maturato insieme, con i giovani e con i collaboratori, cresciuti ormai fisicamente e spiritualmente. E, quindi, molte volte la mia voce era la loro voce, che io ho soltanto raccolto. Loro restano qui, ma hanno imparato un metodo, lo vivranno comunque e sempre intensamente e saranno quindi capaci, ne sono certo, di viverlo nella fede di Dio e con colui che verrà a sostituirmi".

Il tifo non chiude bottega
"In seguito al tragico evento della morte del tifoso della Lazio, tifo-net resta oscurato per qualche giorno in segno di lutto". È quanto si legge sul portale di tifo-net.it il giorno dopo la disgrazia. Tutto ok, invece, sull'altro portale gemello, tifo.it. "La nostra missione è quella di esportare il fenomeno italiano del tifo organizzato attraverso la vendita per corrispondenza. Fornire tutto ciò che la mentalità ultras, nel profondo del suo spirito creativo, necessita con incredibile senso di sacrificio ed abnegazione. ... Il nostro orgoglio è quello di vedere milioni di persone con addosso l'abbigliamento da stadio uscito dalla nostra produzione". Vale a dire, signori del "tifo" o del "t.i.f.o.": ci dispiace tanto, ma gli affari sono affari.

Africa francofona a rischio
Uno dei parametri usati per giudicare il livello di sviluppo di un popolo è lo stato dei mezzi di comunicazione e informazione. In Niger, nel periodo cosiddetto di transizione'(1990-2000) la stampa francofona svolse un ruolo essenziale: libera da strumentalizzazioni di regime, contribuì alla definizione di identità e diversità, favorendo uno sviluppo equilibrato. Non è così nel Mali, in Cameroun e nella Repubblica Democratica del Congo, dove sulla stampa trova spazio un coacervo di idee stantie proprie del passato coloniale, caratterizzato da élitismo e francofonia. Una struttura autoreferente, organizzata gerarchicamente e con scarsa attenzione ai problemi della popolazione. In queste condizioni, c'è poca speranza per qualsiasi forma di democrazia.

Migrantes: strage continua
Nel 2007 sono morte circa mille migranti disperati. 161 nel canale di Sicilia, 29 nel mar Egeo, 13 nelle isole Canarie. Nell'Oceano Indiano per raggiungere l'isola francese di Mayotte, ad agosto sono annegati in 36. Arriva dalla Francia la testimonianza di un algerino respinto a calci e pugni all'aeroporto di Roissy. Nella Spagna di Zapatero si usa la camicia di forza per il rimpatrio. Ad Agrigento sono processati per direttissima i 7 pescatori tunisini che salvarono la vita a 44 naufraghi.
La lega antirazzista siciliana prepara una manifestazione internazionale di cui si parla poco. A Roma le associazioni eritree chiedono l'intervento del governo per 600 richiedenti asilo detenuti da oltre un anno in condizioni disumane.

Religione, politica e terrorismo
"La Chiesa ad ogni livello, in fedeltà all'insegnamento del suo Maestro, condanna in modo inequivocabile la manipolazione della religione per scopi politici". Lo ha detto Benedetto XVI al nuovo ambasciatore di Indonesia presso la Santa Sede. Ora, dice il Papa, una delle minacce più gravi è il terrorismo internazionale, un crimine che, a causa del suo disprezzo per la vita e la libertà umane, mina il fondamento stesso della società. "Ciò è particolarmente vero quando si invoca il nome di Dio come giustificazione per tali atti". Benedetto XVI ha ricordato che l'Indonesia, in quanto Paese multireligioso con la più ampia presenza musulmana nel mondo, svolge "un ruolo importante e positivo" nella promozione della cooperazione interreligiosa, sia entro i suoi confini, sia nell'ambito della comunità internazionale. "Il dialogo, il rispetto per le convinzioni degli altri e la collaborazione al servizio della pace sono gli strumenti più sicuri per garantire la concordia sociale" ha detto Benedetto XVI. Non basta, ha poi sottolineato il Papa che il diritto al libero esercizio della religione in assoluta uguaglianza sia garantito dalla Costituzione nazionale, la tutela di questo fondamentale diritto umano richiede "una vigilanza costante da parte di tutti".
Un'esortazione buona per tutti.

 

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Num 74 Novembre 2007 | politicadomani.it