Pubblicato su politicadomani Num 70/71 - Giu/Lug 2007

Dal "Programma Calabria"
Luigi De Sena, Prefetto di Reggio Calabria

 

Quella del "Porto di Gioia Tauro" è una opportunità che va solo colta, mentre si profila all'orizzonte uno dei più significativi progetti complessivi di sviluppo e di crescita che il Meridione abbia mai conosciuto nella sua storia recente, con la nuova programmazione della spesa strutturale 2007-2013, i numerosi progetti a "Sportello Bruxelles", la realizzazione della rete materiale e immateriale di infrastrutture previste dalla rete europea dei "corridoi", la realizzazione dell'area di libero scambio Euromed nel 2010, la progressiva affermazione della Lisbon strategy per un'autentica e competitiva società della conoscenza in una Calabria afflitta da un digital divide impressionante con il resto del Paese.
Ma, al fine di affrancare la struttura portuale da un'attività di mero transhipment, è necessario realizzare gli accennati interventi e quelle infrastrutture indispensabili a sviluppare la grande potenzialità dell'area in una logica di distretto, tale da favorire, nelle stesse aree portuali e nel comprensorio, uno sviluppo sostenibile e portatore di significative ricadute occupazionali.
La dotazione di infrastrutture si pone, quindi, quale elemento prioritario e strategico per lo sviluppo della Calabria, per evitare che il progressivo accentuarsi dell'accennata situazione di perifericità diminuisca ulteriormente l'appeal verso nuovi investitori e le possibilità di valorizzare le attività economiche già esistenti sul territorio.
Infrastrutture che sono strategiche non solo con riferimento all'opportunità costituita dall'area portuale di Gioia Tauro, ma, anche in funzione dello sviluppo di quel turismo che dovrebbe essere la principale risorsa della Regione e che nell'ambito dei quadri comunitari di sostegno viene indicato come il punto di forza del mezzogiorno.
La conclusione dei lavori di adeguamento della A3 "Salerno-Reggio Calabria" e della strada statale 106, esigenze infrastrutturali di primaria importanza per l'intera regione, nonché la realizzazione, con capitale privato, della centrale elettrica-turbogas a Rizziconi, unitamente all'adeguamento del raccordo ferroviario, costituiranno senza dubbio momenti significativi per l'esaltazione industriale di tutta l'area, soprattutto perché il timing realizzativo coincide esattamente con la programmazione dei piani operativi triennali dell'Autorità Portuale diretti ad accrescere le potenzialità del porto finora inespresse.
Una qualificata governance di tutti questi progetti, in una prospettiva complessiva che investa l'intera area di Gioia Tauro, potrebbe, quindi, rivelarsi la scelta ottimale per porre le basi di uno sviluppo sempre sperato, ma mai realizzato.
Una governance che il "sistema di sicurezza" sosterrà ed accompagnerà, muovendosi in sincronia con le esigenze di impresa per contrastare e prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa e di illecita percezione di finanziamenti pubblici.
[Da "Lo spazio sicurezza, libertà e giustizia nella Regione Calabria", Relazione del Prefetto Luigi De Sena al Ministro degli Interni e al Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, 8 marzo 2007]

 

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