Pubblicato su politicadomani Num 70/71 - Giu/Lug 2007

Solidarietà e cooperazione internazionale in Burkina Faso
Insieme si può
Progetto Matteo & Terra Equa

di Silvia Galante

"Alla Coop non si va solo a fare la spesa ma anche a sostenere progetti di solidarietà e cooperazione internazionale". Questo il messaggio della mostra fotografica sul Burkina Faso promossa dal Comitato Soci Coop di Velletri. Svoltasi dal 28 aprile al 6 maggio presso l'antica Porta Napoletana della città di Velletri (RM), la mostra è stata arricchita dall'esposizioni di oggetti di artigianato, da filmati e musiche del Paese africano. Un evento multimediale in cui hanno trovato posto anche alcune parti del "Diario di un viaggio" di Silvia Galante, raccontato dall'attrice Marina Viganelli.
La mostra è un esempio di come per un'azienda sia possibile coniugare commercio e solidarietà e come le iniziative di solidarietà non solo contribuiscono a costruire un'immagine positiva, ma sono anche e principalmente l'occasione per far conoscere ai consumatori che ci sono aziende che sono impegnate in iniziative di solidarietà internazionale a favore delle quali riescono a formare gruppi di persone che si impegnano in forma personale e a livello locale a portarle avanti. È, nello specifico, il caso della Coop. Unicoop Tirreno ha iniziato la sua attività di solidarietà e cooperazione in Burkina Faso nel 2002 con il Progetto Matteo, dedicato alla memoria del figlio dei due dipendenti della Cooperativa. Walter e Carla Ulivieri che sono fortemente impegnati in questo progetto. Negli ultimi quattro anni, grazie alla collaborazione del Movimento Shalom e alla generosità dei soci, dei consumatori, dei dipendenti (che mensilmente possono devolvere un euro della propria busta paga al progetto), degli enti e delle associazioni delle quattro regioni su cui Unicoop Tirreno è presente (Toscana, Lazio, Campania e Umbria) sono stati raccolti oltre 600.000 euro.
Il Progetto Matteo è una storia di solidarietà, di impegno e di costanza. È la storia di un sogno che, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, si realizza ai margini del deserto del Sahel nel Burkina Faso (La traduzione del nome del paese è "La patria degli uomini integri"), uno dei cinque Paesi più poveri del mondo: situato nell'Africa Occidentale, lontano dai flussi commerciali, privo di giacimenti e di ricchezze naturali, un paese, per di più, flagellato dai fenomeni della deforestazione e della desertificazione. Nel Burkina Faso abitano circa undici milioni di persone con un'aspettativa di vita di circa 40 anni. Qui la povertà è diffusa e l'AIDS dilagante; qui vivono "i più poveri tra i poveri". Ed è qui che ha messo le radici il Progetto Matteo, nella regione predesertica nel villaggio di Gorom-Gorom (che significa Sediamoci e parliamo), circa 400 km a nord della capitale Ouagadougou.
Nel villaggio di Gorom-Gorom, in questi anni, sono stati scavati nove pozzi per l'acqua; è sorta Casa Matteo che ora ospita 70 bambini. Non è solo una casa per orfani, è anche un luogo di istruzione, assistenza sanitaria e ritrovo: accanto alla casa è nato un dispensario farmaceutico divenuto punto di riferimento per tutta la comunità. Proprio quest'anno sono stati inaugurati una sala parto, un presidio medico fondamentale in un paese dove è altissima la percentuale delle donne e dei bambini che muoiono in conseguenza della gravidanza e del parto. La struttura "turistica" costruita lì vicino, l'Hotel delle Dune, è una foresteria in grado di accogliere i volontari e le comitive del turismo equo e solidale che ha l'obiettivo di garantire nel tempo l'autosufficienza del Progetto Matteo.
Promuovere un "turismo" di solidarietà per garantire disponibilità e indipendenza economica all'intero progetto è lo scopo delle numerose "missioni" organizzate dalla Coop in questo sperduto angolo di mondo. Questa volta una delegazione dell'Unicoop Tirreno composta dai soci e dipendenti di Toscana, Campania e Lazio (il gruppo del Comitato soci di Velletri faceva parte della delegazione) si è recata nella "Terra degli uomini integri"; e insieme a loro molti altri in rappresentanza di enti, istituzioni, associazioni, aziende e personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo: fra questi l'Assessore Toschi della regione Toscana, Irene Grandi, Andrea Agresti delle Iene, Sergio Staino, il vescovo Tardelli di San Miniato e il vescovo Santucci di Massa Marittima. Tanti testimoni di solidarietà, in un viaggio pieno di emozioni dove i "posti da vedere o da conoscere" sono le persone, quelle che sono lì e che, non avendo nulla, ti offrono il cuore e l'amicizia; e quelle con le quali ti incontri durante il viaggio e che impari a conoscere nella permanenza.
"Non dare il pesce, ma insegnare a pescare". È su questa linea che si sviluppano i più significativi ed incisivi progetti di solidarietà e di cooperazione internazionale e non. Ed ecco ancora il Burkina Faso, ancora la Coop (che con CoopItalia è coinvolta nel progetto a livello nazionale), e ancora i consumatori: si tratta dell'importazione diretta di prodotti ortofrutticoli dal Burkina Faso e da altri paesi poveri africani e della loro distribuzione nei punti vendita Coop di tutta Italia con il marchio TERRAEQUA.
I prodotti TERRAEQUA crescono al sole caldo dei tropici e, analizzati, sono risultati di ottima qualità. Chi li acquista diventa automaticamente promotore del progetto - un grande progetto umanitario di cooperazione internazionale realizzato da CoopItalia, che prevede interventi di formazione e investimento nei Paesi africani in via di sviluppo - e contribuisce a sostenere lo sviluppo delle piccole cooperative di produttori locali e assicurare a loro e alle loro famiglie e comunità condizioni di vita e di lavoro più eque.

 

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