Pubblicato su politicadomani Num 70/71 - Giu/Lug 2007

Economia
Ad est un grande Eldorado
La Repubblica Popolare Cinese si avvia a diventare entro il 2015 la prima potenza economica mondiale

di Costantino Coros

"La Cina, oggi, è considerata un grande eldorado". Così ha definito questa emergente potenza mondiale, Konrad Seitz, già Ambasciatore di Germania in Italia, Cina e India, nel corso del suo intervento tenuto in occasione del convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, sul tema: "Il ruolo crescente dei Paesi emergenti nello scenario globale: conseguenze economiche, sociali e culturali". Le aziende cinesi grazie a una politica diffusa di joint ventures realizzate con i Paesi sviluppati, ha spiegato l'Ambasciatore, sono riuscite ad acquisire le conoscenze necessarie per produrre per proprio conto a basso costo le merci più disparate, riuscendo così a conquistare quote di mercato sempre più ampie, arrivando a determinare la politica dei prezzi a livello di scambi internazionali. Sullo scenario internazionale, secondo l'opinione di Konrad Seitz, si sta per determinare una nuova "guerra fredda" nel mercato delle materie prime causata dalle imprese cinesi, che grazie all'aiuto dello Stato riescono a praticare prezzi più bassi per estrarre e sfruttare le materie prime battendo così la concorrenza delle aziende occidentali.
Grazie a questa politica economica la Cina ha raggiunto il terzo posto nella classifica mondiale delle potenze economiche superando la Germania. Inoltre, ha sottolineato il diplomatico, lo scorso anno il "Paese dei Mandarini", ha prodotto 470 milioni di tonnellate d'acciaio, il doppio degli Stati Uniti e del Giappone, lasciando intravedere all'orizzonte una prossima invasione della Cina al mercato dell'acciaio europeo (e l'Italia non possiede più un'industria siderurgica degna di questo nome, ndr). Secondo le previsioni dei maggiori esperti di economia internazionale, se la Cina continuerà a crescere con questo ritmo nel 2015 diventerà la prima potenza economica al mondo.
Però non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, Seitz ha anche fatto notare che questo immenso Paese soffre di forti problemi di disoccupazione dovuti al forte sviluppo economico, in sostanza c'è bisogno di più personale qualificato di quanto c'è né a disposizione. In più il territorio soffre per l'elevato tasso d'inquinamento. I fiumi e l'aria sono talmente contaminati che la popolazione si sta ribellando a questa situazione. A tutto ciò va sommato un diffuso malessere presente nella società cinese dovuto alle forti disparità fra le persone e all'elevata corruzione. In conclusione, ha sottolineato l'Ambasciatore, contrastare l'espansione economica della Cina è molto difficile perché essa non è un'economia di mercato ma è guidata con intelligenza dallo Stato, basta considerare un dato su tutti per capire meglio questa realtà: gli imprenditori sono tutti iscritti al partito comunista e lo stesso partito evita che i lavoratori siano troppi pretenziosi. Comunque la situazione, per motivi pragmatici, sta un po' cambiando, ossia lo Stato tende progressivamente a migliorare le condizioni dei lavoratori per mantere alti gli standard di qualità e quantità della produzione.

 

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