Pubblicato su politicadomani Num 67 - Marzo 2007

Strutture di Governo
Il modello Westminster

 

Si tratta di un sistema di governo democratico sviluppatosi nel Regno Unito e utilizzato da molti fra i paesi che appartengono o sono appartenuti al Commonwealth, come per esempio l'India. Si cita normalmente come il prototipo più significativo del sistema politico maggioritario.
Il modello non è il risultato di una costituzione scritta ma di una evoluzione storica plurisecolare che ha portato al concetto del "responsible party government" (responsabilità di governo di tipo partitico). Tale evoluzione ha condizionato fortemente il sistema partitico del Regno Unito: i partiti politici hanno infatti dovuto adattarsi al sistema di governo parlamentare e di gabinetto.

Ruolo del PARLAMENTO
Nel modello Westminster il Parlamento ha un ruolo centrale. Con la Gloriosa Rivoluzione del 1688 (detta così perché si concluse senza spargimento di sangue) la Carta dei Diritti ha consacrato il Parlamento come il luogo della sovranità. Una prima qualificazione di governo parlamentare classico è quella di essere un "governo rappresentativo e responsabile".
La Camera dei Comuni però non è solo un corpo rappresentativo, è anche un corpo deliberativo e, quindi, non può essere solo rappresentanza degli interessi e delle critiche del paese. Ciò implica che i deputati devono rappresentare non solo i vari interessi particolari, e perciò frammentati, ma sono chiamati ad operare per l'interesse generale, "il pubblico bene in generale". In altri termini, il Parlamento è un'assemblea deliberativa di fiduciari chiamati a perseguire l'interesse della nazione.

Ruolo del GOVERNO
Il Governo è considerato responsabile verso il Parlamento. Tale responsabilità collettiva implica anche una responsabilità individuale dei singoli ministri. Quest'idea è fondata su tre presupposti: l'unità del Gabinetto (Cabinet); l'effettivo controllo del Gabinetto da parte del Primo Ministro; le dimissioni del Primo Ministro oppure lo scioglimento del Parlamento se il Governo viene sconfitto in Parlamento.
Altra responsabilità del Governo è quella di rispondere al paese e al popolo.
La centralità del Parlamento, la sua supremazia o sovranità, implica l'indipendenza della rappresentanza parlamentare nel suo complesso e l'indipendenza dei suoi singoli membri. Tuttavia, con l'affermazione del bipartitismo (favorita nel Regno dall'assenza di conflitti sociali o politico-istituzionali per tutto il XVIII secolo) la figura del deputato indipendente cede sempre più il passo alla figura collettiva del partito parlamentare coeso e disciplinato. È il declino generale del Parlamento a vantaggio dell'esecutivo, per cui il singolo parlamentare non ha più alcuna influenza significativa sulle decisioni del governo e sulla sua azione politica. Nasce così la "party politics", nascono cioè le divisioni per linee partitiche sia in seno al Parlamento sia nell'elettorato.
Nel modello, la fusione dei poteri legislativo ed esecutivo nel Cabinet influenzò il modo di essere sia dei partiti in Parlamento sia dei rapporti con l'elettorato. La disciplina interna dei partiti sui singoli parlamentari divenne preponderante e si concretizzò un comportamento di voto rivolto al partito e non più alle singole personalità. Per influire sulla politica del Cabinet infatti l'unico modo per gli elettori era votare per un partito, ossia scegliere il partito alla guida dell'esecutivo. Si crea così un rapporto diretto tra Cabinet ed elettorato, saltando di fatto la mediazione parlamentare. È ormai l'elettorato che, votando per un partito, sceglie la nuova maggioranza parlamentare e conseguentemente il governo. Attraverso, poi, la dottrina del mandato elettorale l'elettorato sceglie anche una politica, sulla base del programma presentato dal partito. E quando il partito al potere sente venir meno la propria maggioranza, nei momenti di crisi, è al paese che guarda non al Parlamento.

[Fonte www.wikipedia.org]

 

Homepage

 

   
Num 67 Marzo 2007 | politicadomani.it