Pubblicato su politicadomani Num 67 - Marzo 2007

Comunicato
Acqua bene comune
Al via a Bruxelles dal 18 al 20 marzo, presso il Parlamento europeo, la prima Assemblea Mondiale dei cittadini e degli eletti per l'acqua

 

Per la prima volta il Parlamento europeo, ospiterà un'assemblea di rappresentanti di quelle componenti della società civile che in questi anni hanno contestato le politiche promosse dalle istituzioni e si sono maggiormente mobilitati per promuovere una nuova cultura dell'acqua come bene comune, come diritto umano da sottrarre ai processi di privatizzazione e di trasformazione dell'acqua in bene economico e commerciale proposti dal mercato e molto spesso sostenute dalle stesse istituzioni internazionali.
L'obiettivo è di stabilire un collegamento tra cittadini ed Istituzioni al fine di prendere degli impegni concreti per garantire un accesso all'acqua per tutti. L'assemblea mondiale vuole essere uno "spazio pubblico aperto" di incontro per rilanciare l'impegno delle istituzioni e della comunità internazionale con i rappresentanti eletti dai cittadini nelle istituzioni locali, nazionali e continentali, le comunità locali, i sindacati, le imprese pubbliche e i rappresentanti della società civile, persone, movimenti e comitati che in questi anni si sono maggiormente impegnati a difesa dell'acqua.
Ci saranno circa 800 persone provenienti da tutti paesi del mondo: parlamentari, amministratori di comuni ed enti locali, rappresentanti di imprese pubbliche di gestione dell'acqua, sindacati e singoli cittadini della società civile.
"Acqua e democrazia"; "Il diritto all'acqua"; "Il finanziamento dell'Acqua"; "L'acqua come bene comune" sono i quattro temi delle varie sessioni dell'Assemblea, il cui obiettivo è quello di porre fine alla mercificazione dell'acqua e di ottenere il riconoscimento dell'acqua come "diritto umano per tutti".
In questi anni il tema dell'acqua si è imposto all'attenzione mondiale non solo per effetto degli sconvolgimenti climatici ma soprattutto per la crescente mobilitazione contro quei processi che puntano a delegare la gestione delle risorse idriche al mercato ed alle imprese multinazionali.
L'AMECE si propone che le conclusioni di questo incontro portino alla redazione di un piano di azione per il prossimo triennio (2007-2010) che garantisca l'accesso all'acqua e la liberalizzazione dell'acqua come bene comune.
Anche se ancor oggi non esiste un "diritto all'acqua" formalmente riconosciuto ed applicato, l'obbligo di assistere le persone che sono in pericolo perché minacciate esiste. È dunque necessario che la Comunità internazionale si assuma le sue responsabilità di fronte al problema dell'accessibilità all'acqua. La speranza è di trasformare il diritto all'acqua in un Diritto dell'Uomo universalmente riconosciuto.
Attualmente più di 1,1 miliardi di persone non hanno accesso all'acqua e 2,6 miliardi mancano di servizi sanitari, con conseguenze disastrose sulle condizioni igieniche e sanitarie delle popolazioni, fra cui la morte di 4.500 bambini per cause legate al mancato accesso all'acqua potabile.
L'evento è promosso da un Comitato internazionale AMECE, di oltre 40 rappresentanti di movimenti e associazioni impegnati a difesa dell'acqua nei vari continenti, e può contare sul sostegno organizzativo di un comitato belga di oltre 30 associazioni. In Italia oltre al Comitato Italiano del Contratto Mondiale sull'acqua, ne sono promotori il Cipsi (coordinamento di 37 associazioni di solidarietà internazionale), il CEVI, il Cospe, il Cric e Legambiente.

Per informazioni:
Comitato italiano per il contratto sull'acqua-Onlus
- e-mail: segreteria@contrattoacqua.it; tel. 02-48703730
- Ufficio Stampa: Nicola Perrone e Francesca Giovannetti, 329-0810937, ufficiostampa@cipsi.it

 

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