Pubblicato su politicadomani Num 66 - Febbraio 2007

Storia del Burkina Faso

 

Alto Volta è il nome originario del Burkina Faso, quello spicchio di terra nell'Africa occidentale, priva di accesso al mare che confina con il Mali, il Niger, il Benin, il Tago, il Ghana e la Costa d'Avorio. Un altopiano digradante verso il sud e solcato dalle ramificazioni superiori del fiume Volta: il Mouhoun (Volta Nero), il Nazinon (Volta Rosso) e il Nakanbe (Volta Bianco).
La storia antica del paese è legata a quella dei Mossi, l'etnia prevalente (40%). Popolo di agricoltori e guerrieri, proveniente dalle regioni settentrionali del Ghana verso il XIV secolo, hanno resistito a tutti i tentativi di inglobamento nella cultura musulmana delle regioni del nord-ovest sviluppando un sistema di stati a forte amministrazione che riuscirono a rimanere indipendenti dagli imperi sudanesi (ad eccezione dell'impero Songhai). Nel XIX secolo i francesi si insediarono nel regno di Ouagandougou, il più grande, trasformandolo prima in loro protettorato e includendolo poi (1904) nella colonia dell'Alto Senegal-Niger. Nel 1919, con la separazione dal resto dei territori, fu costituita la colonia dell'Alto Volta che successivamente, dal 1932 al 1947, fu divisa fra il Sudan Francese, la Costa d'Avorio e il Niger.
Il processo politico verso l'indipendenza (5 agosto 1960) è avvenuto per tappe successive: nel 1958 l'Alto Volta diventa repubblica autonoma all'interno della Comunità francese; l'anno successivo il paese si unì al Conseil de l'Entente, di cui facevano parte anche Costa d'Avorio, Niger e Dahomey (oggi Benin), associazione di stati basata si interessi politici ed economici comuni.
La storia del paese successiva alla sua indipendenza è un susseguirsi di rivolte contro il governo e di colpi di stato spesso sanguinosi. I militari golpisti hanno sempre cavalcato il malumore della gente che scendeva in piazza per protestare contro le durissime misure economiche varate per risanare i conti dello stato. Il blocco dei salari, l'aumento dei prezzi, l'autoritarismo del governo, la sospensione delle garanzie costituzionali, la carestia provocata dalla siccità e il conflitto con il Mali per ragioni di confine hanno portato alla caduta di Maurice Yaméogo, il primo presidente dell'Alto Volta indipendente, e poi di tutti i successivi presidenti, Sangoulé Lamizana, Saye Zerbo, Jean-Baptiste Ovedraogo e Thomas Sankara.
L'attuale presidente, il capitano Blaise Compaoré, è salito al potere nell'ottobre del 1987 in seguito ad una congiura di palazzo contro il presidente Thomas Sankara, persona sgradita alle potenze occidentali ma amatissimo in patria, di cui Compaoré era l'uomo di fiducia.

 

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