Pubblicato su politicadomani Num 66 - Febbraio 2007

13 milioni di meno
Medici sul piede di guerra
La Finanziaria taglia sulla sanità in carcere

 

"Mi sono dimesso perché sono impotente di fronte all'indifferenza di Parlamento e Governo e al caos che ci sarà nelle carceri". Con queste parole Francesco Ceraudo, medico del carcere Don Bosco di Pisa, spiega le ragioni delle sue dimissioni dalla presidenza dell'Amapi (Associazione dei Medici dell'Amministrazione Penitenziaria italiana), che conta 5.000 iscritti fra medici e infermieri. Un gesto di protesta contro il taglio di 13 milioni di euro dal bilancio della sanità in carcere previsto dalla Finanziaria 2007. Per il 21 febbraio l'Amapi ha indetto uno sciopero e una manifestazione nazionale a Pisa. "Abbiamo scritto anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma finora nessuno ha dimostrato interesse verso questo problema", aggiunge Francesco Ceraudo.
Il taglio di bilancio, pari al 20% delle risorse stanziate nel 2006, colpirà soprattutto il personale precario. Oggi nelle carceri italiane sono solo 350 i medici dipendenti dello Stato. A questi vanno aggiunti 2.600 medici con contratti a prestazione: 1400 sono medici di guardia che garantiscono l'assistenza 24 ore su 24 e 1.200 sono medici specialisti come il cardiologo, lo psichiatra o l'infettivologo: "Sono i precari della medicina penitenziaria e su di loro si abbatterà la scure dei tagli - spiega Vincenzo Geraudo - Non verranno rinnovati buona parte dei loro contratti, ma senza questi medici si blocca tutto". In pericolo c'è la salute dei detenuti: "Se viene per esempio a mancare lo psichiatra si raddoppia il rischio di suicidi". Non vi saranno più soldi anche per le medicine e per le apparecchiature di laboratorio. "Già prima della Finanziaria il bilancio della sanità in carcere era risicato. Con 13 milioni in meno siamo al collasso, tanto che non vi saranno risorse per fare manutenzione e si sono già verificati problemi per l'acquisto di farmaci".

[Fonte: Redattore Sociale]

 

Homepage

 

   
Num 66 Febbraio 2007 | politicadomani.it