Pubblicato su politicadomani Num 65 - Gennaio 2007

Il KGB
Un Impero nell'Impero sovietico
Il più efficace apparato di controllo e repressione mai esistito. Settecentomila dipendenti più i contatti esterni. Una struttura elefantiaca agile e molto efficiente

di Alberto Foresi

Organigramma
Quando analizziamo l'organigramma dei servizi segreti dell'Unione Sovietica una caratteristica ci colpisce immediatamente: la sua vastità. Siamo soliti considerare i servizi come delle strutture relativamente piccole, preposte alla tutela della sicurezza interna ed esterna di una nazione. In Unione Sovietica queste prerogative erano solo una parte delle funzioni dei servizi segreti, che per le dimensioni del proprio organico e la ramificazione della struttura si configuravano come un vero e proprio stato nello stato. Per avere idea delle dimensioni del KGB basta pensare che il suo organico nel 1986 ha toccato la cifra di 700.000 unità, senza tener conto di coloro che, da esterni, erano comunque in contatto con il servizio: valutazioni non esagerate hanno stimato che, negli anni più duri della repressione interna, almeno un cittadino sovietico su dieci era al soldo del KGB con funzioni di informatore-delatore. Per avere un termine di paragone, l'organico dei servizi segreti britannici - MI5 e MI6 - non dovrebbe superare le 5000 unità.
Il KGB (Comitato per la Sicurezza dello Stato) nasce intorno al 1954 dalle ceneri della polizia politica NKVD, in seguito ad una vasta opera di riforma dell'apparato poliziesco staliniano. Originariamente impostato quale "Comitato Statale addetto al Consiglio dei Ministri", subisce una radicale trasformazione in seguito ad una legge emanata il 5 luglio del 1978, conformemente alla Costituzione sovietica del 1977, secondo la quale il Consiglio dei Ministri coordinava e dirigeva i singoli ministeri e i comitati statali, fra i quali il KGB. Con questa riforma il KGB acquistava maggiore autonomia rispetto agli altri organismi governativi, raggiungendo un grado di indipendenza paragonabile al Soviet Supremo. Il KGB era presente sia nella Repubblica Russa sia nelle altre 14 repubbliche sovietiche costituenti l'URSS dove, oltre ad una struttura centrale repubblicana, esistevano anche ramificazioni a livello regionale e provinciale. Nella Repubblica Russa non esisteva invece un KGB locale e tutto faceva capo al quartier generale di Mosca.
Il KGB disponeva anche di una rete di speciali unità poste fuori della propria diretta organizzazione, infiltrate nelle principali istituzioni governative, nelle imprese commerciali ed industriali allo scopo di controllarne la sicurezza e gli orientamenti politici dei dipendenti, nonché di reclutare informatori. Il KGB era anche presente, con analoghe funzioni di controllo e sicurezza, all'interno delle forze armate, del ministero della difesa e delle strutture ad esso riconducibili.
A capo del KGB vi era un direttore nominato inizialmente dal Soviet Supremo e successivamente dal Politburo, coadiuvato da uno o due primi vicedirettori e da altri, fino a quattro, vicedirettori ordinari.

I compiti
Compiti del KGB a livello interno erano sostanzialmente quattro: l'attività di controspionaggio contro i servizi stranieri operanti in URSS, la tutela dei segreti di stato, la difesa dei confini, l'individuazione di crimini economici e politici e la conseguente attività investigativa. A livello esterno la difesa degli interessi sovietici all'estero, con tutto ciò che poteva essere riconducibile sotto questa denominazione - raccolta di informazioni, spionaggio, infiltrazioni, sabotaggi, azioni paramilitari, eliminazioni…

La struttura organizzativa
A livello organizzativo il KGB era strutturato su una ventina di Direttorati centrali, ognuno preposto ad un particolare ambito operativo. Fra i principali ricordiamo il Primo Direttorato, che si occupava delle operazioni internazionali, pertanto dell'attività investigativa e informativa svolta all'estero, con dipendenze sparse nelle varie nazioni. Aveva anche la gestione degli agenti sotto copertura. Il Secondo Direttorato era incaricato del controllo politico interno, esercitato sia sui cittadini sovietici sia sugli stranieri residenti per turismo o lavoro - inclusi i diplomatici - in URSS. Il Terzo si occupava principalmente di controspionaggio e della sorveglianza politica sulle forze armate, con propri agenti presenti anche nelle più piccole unità militari. Compito del Quinto era la sicurezza interna, intesa come repressione del dissenso nelle sue varie manifestazioni, non solo politiche ma anche religiose, artistiche, letterarie, etniche… Il Sesto Direttorato: sorveglianza elettronica, personale e strumentazioni; da questo dipendeva anche l'unità antiterrorismo Alpha, operativa sia in ambito interno che esterno, ad esempio in Afghanistan. L'Ottavo, comunicazioni riservate e monitoraggio delle comunicazioni avversarie. A questi si aggiunge il cosiddetto "Comitato di Partito", struttura presente in ogni organizzazione sovietica con finalità di indottrinamento politico e, ovviamente, di controllo.

La struttura operativa
Dal punto di vista tattico-operativo il KGB era inoltre strutturato in ulteriori particolari direttorati e servizi.
Direttorato S: attività illegali, destinato al reclutamento, all'addestramento e alla gestione degli agenti assegnati all'estero sotto falsa identità;
Direttorato T: attività scientifiche e tecniche, volto allo spionaggio di tecnologie militari ed industriali occidentali;
Servizio Speciale I: con il compito di analisi e distribuzione delle informazioni acquisite quotidianamente dal Primo Direttorato Generale;
Servizio Speciale II: controspionaggio, incaricato di contrastare i servizi segreti nemici in URSS e all'estero e di coordinare gli agenti addetti al controllo dei cittadini sovietici residenti all'estero, giornalisti, rappresentanti commerciali, diplomatici, dipendenti dell'Aeroflot;
Dipartimento A: disinformazione, dedito all'organizzazione e al sostegno di campagne di propaganda volte ad influenzare i governi stranieri e le loro popolazioni;
Dipartimento V: operativo, preposto alla conduzione di situazioni ad alto rischio quali assassinii, rapimenti e sabotaggi.

La rete mondiale
Parallelamente all'organizzazione interna all'URSS, il KGB, come quasi tutti i servizi segreti, disponeva di una propria rete a livello mondiale articolata a livello territoriale in Dipartimenti con sede presso il quartier generale di Mosca, numerati progressivamente in ordine decrescente di importanza. Il Primo Dipartimento riguardava Stati Uniti e Canada, il Secondo l'America Latina, il Terzo la Gran Bretagna, l'Australia, la Nuova Zelanda e la Scandinavia; l'Italia era posta sotto il controllo del Quinto Dipartimento, unitamente a Francia e Spagna. Chiudeva l'elenco il Decimo Dipartimento, competente sulle nazioni africane francofone.
Per completare una sommaria descrizione dell'organizzazione del KGB sono da menzionare altri dipartimenti di una certa importanza: l'Undicesimo, che si interessava dei contatti e della collaborazione con i Paesi amici, come Cuba e le nazioni dell'Europa dell'Est; il Dodicesimo, che gestiva gli agenti sotto copertura; il Quattordicesimo, preposto alla creazione di documenti personali falsi e il Sedicesimo, che si interessava del reclutamento di nuovi agenti, soprattutto fra gli studenti dell'Istituto di Affari Internazionali di Mosca.

L'efficenza
Già da una prima e limitata analisi dell'enorme apparato facente capo al KGB emerge in pieno l'elefantiasi della struttura, alla quale sono riconducibili molti organi che, in altre nazioni, hanno funzioni autonome, rendendolo così difficilmente classificabile quale un normale servizio di sicurezza secondo gli schemi ai quali siamo abituati.
Il KGB era una struttura estremamente complessa, ma, a differenza di altri apparati sovietici, molto efficiente, che, in pratica, si interessava di quasi tutto ciò che avveniva non solo all'esterno ma anche all'interno dell'URSS. È forse proprio questa la sua peculiarità: essere stato il più potente e temibile organo di controllo interno, volto non solo all'esame delle azioni ma anche, e soprattutto, delle idee e delle coscienze dei cittadini, comparabile per efficienza e spietatezza solo all'apparato repressivo nazista.

 

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