Pubblicato su politicadomani Num 65 - Gennaio 2007

Avvicendamento al Palazzo di Vetro
Ban Ki Moon
Eletto dall'Assemblea Generale dell'Onu il nuovo Segretario Generale

 

62 anni, sud coreano, figlio di contadini. Sposato con tre figli, cristiano. Ha studiato a Seul e ad Harvard. Amministratore e diplomatico di carriera, ha lavorato nelle ambasciate di Nuova Delhi in India, di Washington negli Stati Uniti e di Vienna in Austria. È questa in sintesi la biografia di Ban Ki Moon, il nuovo Segretario Generale dell'Onu. Designato il 9 ottobre scorso dai 15 paesi membri del Consiglio di Sicurezza con 14 voti favorevoli e 1 astensione la sua candidatura è stata ratificata dai 192 paesi membri e il sud coreano è ufficialmente succeduto a Kofi Annan il 1 gennaio 2007.
La quasi unanimità dei voti raccolti per la designazione (ne bastavano 9 favorevoli e nessuno contrario) stanno a testimoniare la grande abilità di questo maturo signore, che ha saputo conquistare la fiducia sia degli Stati Uniti, sia dell'Europa. Molto positivo è il giudizio di Gianni Vernetti, il nostro sottosegretario agli Esteri con delega a seguire l'Asia, che nella sua posizione ha già incontrato Ban in incontri bilaterali tre volte: "Abbiamo avuto modo di verificare la convergenza su temi come la riforma generale dell'Onu, il forte impegno a favore della democrazia e dei diritti umani, e la lotta al terrorismo. Ha la grande dote di risultare gradito tanto ai paesi ricchi, quanto a quelli in via di sviluppo, e questo conterà per l'efficacia della sua azione". Tagliando così corto alle illazioni per cui la Corea del Sud avrebbe "comprato" la sua candidatura.
Le accuse sono nate dal fatto che Ben è stato ministro degli Esteri e del Commercio della Corea del Sud, gestendo così gli aiuti internazionali e gli accordi economico-commerciali del suo paese. Sono stati letti così come strategie finalizzate alla sua candidatura lo stanziamento di 100 milioni di dollari all'Africa entro il 2008; l'offerta di 18 milioni alla Tanzania, destinati a migliorare l'istruzione; l'accordo di cooperazione con il Perù; la visita in Congo e quella in Grecia, presidente di turno del Consiglio delle Nazioni Unite; e l'apertura di un'azienda automobilistica in Slovacchia.
In realtà hanno contato molto di più gli accordi politici intercorsi fra la Corea del Sud e i cinque membri permanenti dell'Onu, come la conferma della Francia alla guida delle operazioni di peacekeeping e la restituzione alla Gran Bretagna del Dipartimento degli Affari Politici. A questo va aggiunto il fatto che, secondo criteri di rotazione, il posto di Segretario Generale dell'Onu spettava a un asiatico e che la scelta di Ban è stata la più naturale perché fu proprio l'Onu a creare la Corea del Sud nel 1948 e a difenderla poi, quando venne attaccata dalla Cina e dalla Corea del Nord.

 

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Num 65 Gennaio 2007 | politicadomani.it