Pubblicato su politicadomani Num 63 - Novembre 2006

di F.S.

Continente: Africa
Capitale: Asmara, 579.000 abitanti
Indipendenza dall'Etiopia: 24 maggio 1993
Ingresso all'ONU: 28 maggio 1993

Costituzione
Costituzione transitoria decretata il 19 maggio 1993

Forma di governo
Governo di transizione (Repubblica presidenziale). Isaias Afwerki è presidente della Repubblica ed è a capo dell'esecutivo. Le elezioni che dovevano svolgersi nel 2001 sono state rimandate a tempo indeterminato

Moneta
Nakfa (1 nafka = 100 cent): 1 Euro = 18,87 nakfa; 1 nakfa = 0,053 Euro; 1 Dollaro USA= 15 nakfa; 1 nakfa = 0.0667 Dollari USA.

Territorio
121.300 kmq di superficie. Insieme a Gibuti, Somalia, Yemen e Kenia, l'Eritrea è uno dei siti della favolosa "Terra di Punt", regione del Corno d'Africa ricca di materie prime come oro, incenso, avorio. Le bellezze naturali dell'Eritrea sono tali che dal 1997 il 5,5% del suo territorio è stato ufficialmente dichiarato territorio protetto. Tuttavia i parchi e le riserve naturali sono oggetto di bracconaggio e commercio illegale di legname.

Profilo demografico
L'Eritrea conta una popolazione di 4,5 milioni di abitanti con una crescita annuale del 2.51% (stima del 2005). Il tasso di natalità è del 38.62‰, quello di mortalità è pari al 13.5‰, mentre il tasso di mortalità infantile è del 74,8‰. La speranza di vita non supera i 57 anni per gli uomini e i 60 anni per le donne.

Struttura della popolazione
0-14 anni: 44.8%; 15-64 anni: 51.9%; 65 anni e oltre: 3.3%.
Aspetti antropologici: La popolazione comprende nove gruppi etnici. Il gruppo più numeroso è rappresentato dai Tigrini (50%), poi ci sono i Kunama (40%) e gli Afar (4,3%), seguono i Tigrè (31,7%), i Hidareb (3,9%), i Cunama (2,7%). Il resto della popolazione è composta da Bilen, Rashaida e Saho.

Lingua
La maggior parte delle lingue derivano dalle famiglie semitica o cuscitica. Sia l'etnia tigrina che quella tigrè parlano una lingua riconducibile alla famiglia semitica. Il tigrino e l'arabo sono le lingue più utilizzate per le relazioni commerciali e ufficiali. L'inglese, largamente diffuso, è insegnato nella scuola secondaria e nelle università.

Religione
Le religioni più diffuse sono: la religione cristiana che è praticata dal 50% della popolazione, per la maggior parte ortodossa, è diffusa in particolare sugli altipiani; la religione musulmana confessata dal 48% degli eritrei è invece professata nelle regioni dei bassipiani così come i culti tradizionali e animisti, seguiti dal 2% della popolazione.

Situazione economica
L'80% della popolazione è impegnata principalmente in attività agricole e pastorali. La commistione tra guerra e siccità ha fatto crollare la produzione pastorale e agricola: la povertà ha colpito milioni di persone; servizi primari quali le abitazioni, i servizi sanitari e l'acqua sono diventati inaccessibili. Le Nazioni Unite hanno stimato che il numero degli sfollati a causa della siccità è stato, negli ultimi anni, di circa 1,5 milioni di persone, quasi il 40% della popolazione totale. L'Eritrea, ormai al collasso economico, si colloca al 167° posto, tra gli stati più poveri del mondo, con una rendita di 900 dollari per abitante e un debito estero di 281 miliardi di dollari. Ciononostante circa il 20% del bilancio dello Stato va in spese militari, a discapito di settori come sanità ed istruzione.

Servizio di leva
La leva è prolungata sino ai 40 anni circa, nonostante la legge preveda la leva obbligatoria soltanto per due anni (in un'età variabile dai 18 ai 25 anni).

Diritti umani
I "disertori" al servizio di leva sono puniti con la tortura: vengono rinchiusi ("imprigionati" è il termine ufficiale) in container di ferro e lasciati al sole cocente delle depressioni. Esistono inoltre diversi "campi di concentramento" sparsi nel paese, come Wia e Gelao (presso Massaua); Adi Abeto, Adi Quala, Embatkala e Dongolo (presso Asmara); Barentu (210 km a nord di Asmara); e nell'arcipelago Dahlak. Qui umiliazioni, torture e sparizioni sono una regola.