Pubblicato su politicadomani Num 63 - Novembre 2006

Spionaggio e controspionaggio
Non solo Mossad
Eversione politica, controllo di potenziali terroristi, presidio di sedi diplomatiche, sono solo alcuni dei compiti affidati ai servizi segreti

di A.F.

Sebbene il Mossad sia il più noto, esso non è che uno dei componenti del complesso apparato dei servizi israeliani, che proprio a tale diversificazione settoriale ed operativa deve buona parte della sua capacità offensiva. Al suo fianco c'è lo Shin Beth - Direzione di sicurezza interna e di controspionaggio - strutturato in tre dipartimenti operativi:
Dipartimento degli affari arabi, si occupa di antiterrorismo, del contrasto dell'eversione politica e del controllo di potenziali terroristi arabi. Fra i suoi obiettivi primari v'è il contrasto all'ala militare di Hamas;
Dipartimento degli affari non arabi, si occupa del controllo delle sedi diplomatiche e dei servizi segreti stranieri operanti sia in Israele sia all'estero, non disdegnando operazioni di infiltrazione. Particolarmente attivo nell'ambito dei paesi ex comunisti dell'Europa Orientale, anche grazie ai resoconti dei molti immigrati provenienti dai quei paesi;
Dipartimento della sicurezza di protezione, incaricato delle tutela delle ambasciate e di altre infrastrutture israeliane presenti all'estero, fra le quali la compagnia aerea di bandiera El Al.
Compito dello Shin Beth non è tanto la proiezione offensiva quanto il controllo interno allo stesso Stato di Israele, ad esempio nei riguardi di organizzazioni estremistiche interne sia di destra che di sinistra. Altro obiettivo è l'individuazione di spie operanti sul territorio nazionale. Parte integrante di questa attività è anche il controllo esercitato su tutti i turisti stranieri, indipendentemente da nazionalità e fede religiosa, che si recano in visita in Israele. Lo Shin Beth è stato spesso oggetto sia di proteste da parte di organizzazioni umanitarie internazionali sia di inchieste della stessa giustizia israeliana per il frequente, se non sistematico, ricorso a pressioni fisiche e psicologiche e anche alla tortura nel corso degli interrogatori degli arrestati.
Oltre a Mossad e Shin Beth, c'è Aman, il servizio segreto militare, incaricato di:
fornire informazioni al primo ministro;
redigere rapporti giornalieri sulla situazione internazionale;
compiere analisi su aree di tensione e su possibili conflitti;
elaborare studi sulle strategie dei paesi arabi confinanti;
condurre operazioni di sicurezza e prevenzione lungo i confini.
Inserito all'interno delle forze armate, si configura come una forza autonoma al pari di Esercito, Marina ed Aeronautica. Ha un organico costituito da ben 7000 unità. L'organigramma di Aman appare così definito:
Dipartimento per le relazioni internazionali, si occupa delle relazioni internazionali con i servizi segreti stranieri e dell'appoggio degli addetti militari presso le ambasciate israeliane;
Unità di ricognizione "Sayeret Maktal", di fondamentale importanza nell'antiterrorismo e nel coordinamento informativo;
Varie sezioni staccate di piccole dimensioni operanti in modo semiautonomo all'interno della Marina (osservazione delle unità navali arabe nel Mediterraneo e pianificazione di azioni anfibie) e dell'Aeronautica (ricognizioni aeree anche per mezzo di velivoli radiocomandati). Ad Aman dovrebbero anche far capo i centri di ascolto dislocati sulle alture del Golan, incaricati di intercettare le comunicazioni di nazioni ostili quali Libia, Siria e Libano.

 

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