Pubblicato su politicadomani Num 61/62 - Set/Ott 2006

Alejandro Jodorowsky
Vita di uno psicoartista

di Eryka David

Alejandro Jodorowsky nasce il 7 febbraio del 1929 a Tocopilla in Cile, un villaggio ai confini con la Bolivia, da genitori ucraini. Passa la gioventù a Santiago. In seguito si trasferisce in Messico dove farà il clown nei circhi e organizzerà teatri di marionette. Alla fine di un lungo peregrinare, dal Messico agli Stati Uniti all'Europa, nel 1953 approda a Parigi dove, frequentando i corsi di mimo di Marcel Marceau, incontra nel 1960 due spiriti anarchici e geniali: lo spagnolo Fernando Arrabal e il franco-polacco Roland Topor. I tre si riuniscono regolarmente discutendo "di tutto e di niente e anche di arte, di filosofia e delle nuove tendenze". Da questo iniziale sodalizio sorge nel 1962 il movimento di ispirazione post-surrealista che chiameranno "Movimento Panico". Quell'anno, André Breton, pubblica sulla sua rivista La Brèche, le "Cinq récit paniques" di Arrabal. È l'inizio di una serie di opere prevalentemente letterarie e teatrali che faranno conoscere il movimento Panico in Europa e nel mondo. Una di queste "L'Opéra de l'ordre" frutterà a Jodorowsky, nel 1963, la temporanea espulsione dal Messico per avere "attaccato le istituzioni nazionali". Rientrato in Messico, Jodorowsky fonda la società di produzione cinematografica Producciones Panicas grazie alla quale, nel 1968, realizza il suo primo film: "Fando y Lis" (titolo italiano: "Il paese incantato"), tratto dall'omonimo dramma teatrale di Arrabal. Il tema è l'impossibilità dell'amore e della felicità, insidiati e distrutti dal "male che è nel mondo e nel cuore di ogni uomo". Il Festival di Cannes del 1971 si conclude con la proiezione del secondo film di Jodorowsky: "El Topo". Il film riscuote un grande successo negli Stati Uniti, ma in Italia è distribuito in versione ridotta e mutilata. Si tratta di una sorta di western mistico e surreale, interpretata dallo stesso Jodorowsky. La pellicola si snoda fra allucinazioni, esaltazioni, impennate violente, in una serie interminabile di episodi. Una didascalia spiega che "topo" in spagnolo significa talpa, un animale che scava le sue gallerie nel buio e quando arriva alla luce diventa cieco.
Il capolavoro giunge però nel 1973 con "La Montagna Sacra". È questo il film che più direttamente affronta le tematiche care al regista: nel cammino verso la Montagna Sacra, allegorico e geniale, c'è tutta la condanna e la repulsione dell'artista nei confronti del capitalismo e delle sue dinamiche. Segue il film un silenzio di circa dieci anni. Solo nel 1989, il produttore Claudio Argento, fratello di Dario Argento, finanzia il suo film "Santa Sangre". Negli anni successivi gira "The Rainbow Thief" (Il ladro dell'arcobaleno) con Peter O'Toole, Omar Sharif e Christopher Lee.
Intanto si dedica con successo all'attività di romanziere e di autore di fumetti. In italiano sono state tradotte alcune sue opere letterarie, una sorta di biografia-epopea di sapore mitico sulla famiglia Jodorowsky, dalle steppe del Dnepr (Russia occidentale) alle pampas sudamericane, fra stregoni, incantatori di serpenti ed attentatori anarchici, bordelli, scioperi di minatori e cariche della polizia; e alcune opere che riguardano la sua attività di terapeuta: "Quando Teresa si arrabbiò con Dio", "Il figlio del giovedì nero", "La danza della realta", "Psicomagia" e "Il Tesoro dell'ombra".
Jodorowsky si occupa di psicomagia, attività che più delle altre ha caratterizzato la sua vita: una terapia capace di liberare il "paziente" da problemi psichici o fisici anche gravi attraverso un atto paradossale, catartico e simbolico. C'è quanto basta per mettere in crisi psicanalisti e fattucchieri perché la terapia è efficace e soprattutto è completamente gratuita. Jodorowsky dice di guadagnare già abbastanza con il suo lavoro e di non aver bisogno di denaro anche dai suoi pazienti: l'unica retribuzione che egli chiede è una lettera in cui essi riassumono precedenti e risultati del loro caso, "nell'essere costretta a scrivermi un resoconto dettagliato, la persona paga un prezzo e io lo ricevo".

 

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