Pubblicato su politicadomani Num 61/62 - Set/Ott 2006

Vol.A.Re
Diploma di ... vita
Il percorso dei volontari nella realtà carceraria si rivela un'occasione di crescita nell'imparare a saper rispettare i tempi e le difficoltà di ognuno

di L.C., S.B. e R.L.

Gennaio: tre volontarie dell'Associazione Vol.A.Re. iniziano il sostegno per la preparazione agli esami di licenza media inferiore ad alcuni detenuti della sezione C della Casa Circondariale di Velletri. La richiesta di questo tipo di accompagnamento era stata fatta dall'Area Pedagogica della C.C. al fine di promuovere anche all'interno di questa sezione qualche forma di attività. Gli ospiti della sez. C, infatti, non possono partecipare alle attività comuni, ai progetti e alle celebrazioni eucaristiche insieme ai detenuti delle altre sezioni.
Si cerca, come volontarie, di pianificare il lavoro da svolgere: suddivisione delle materie, individuazione dei giorni di lezione ed elaborazione dei test preliminari per verificare il livello di conoscenza generale. Poi si entra in aula e all'appello rispondono alcuni ragazzi stranieri, altri che hanno già conseguito il diploma di licenza media ed altri che vogliono sfruttare tale opportunità per conseguirlo.
Classe composita per l'età, per le motivazioni di ognuno, per le attese, per l'impegno. Composita perché per ognuno l'ascolto viene continuamente compromesso da pensieri, preoccupazioni: le udienze rinviate, i mancati colloqui, l'incontro o non incontro con gli avvocati, i provvedimenti notificati.
Le materie che veniamo a svolgere all'inizio sono Italiano, Storia e Geografia. Solo più tardi vengono inserite Matematica e alcuni elementi di Inglese.
Con l'andar del tempo ognuno matura l'idea di non poter affrontare gli esami finali ma il venir meno dell'obiettivo finale non fa registrare assenze perché l'interesse comune è comunque quello di poter condividere tempi e spazi insieme: uscire dalla cella per ascoltare, uscire dalla cella per parlare, uscire dalla cella per imparare.
Nel corso dei mesi vi sono state possibilità di verificare il tipo di interesse e di impegno che ognuno ha messo in questa realtà e spesso la soluzione proposta era quella di allontanare chi si dimostrava poco interessato e demotivato perché veniva a disturbare chi invece voleva impegnarsi seriamente.
Giugno: sotto il profilo prettamente scolastico il risultato potrebbe essere letto solo in modo negativo in quanto nessuno dei ragazzi ha chiesto di sostenere gli esami di licenza media inferiore. Ma a fine anno scolastico tutti abbiamo iniziato a comprendere che scuola vuol dire anche imparare a saper rispettare i tempi e le difficoltà di ognuno.
Sapersi attendere non è perdersi o perdere tempo, ma è accettare di crescere veramente perché accetti di non essere solo, perché non vuoi perdere nessuno. E questo vale per Italiano, per Storia, per Geografia, per ..., per ... . Per noi volontarie significa imparare a lasciarsi sconvolgere e coinvolgere dalla vita che accade senza perdere il ..."filo" della lezione. Allora tutti insieme possiamo dire di aver conseguito il diploma che attesta: "Solo insieme è possibile imparare per crescere".

 

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