Pubblicato su politicadomani Num 58 - Maggio 2006

Spazio Libri

 

- Bosetti G.-Bonocore M. (a cura di), Giornali e TV negli anni di Berlusconi
2005, Edizioni Marsilio, pp. 186, euro 9,90
L'anomalia delle concentrazioni editoriali nei media italiani e del basso livello di pluralismo con, sottesa, la questione del conflitto d'interessi, le difficoltà economiche della carta stampata e gli investimenti pubblicitari che favoriscono la TV, il rapporto stampa-democrazia con una pressione esistenziale della politica sugli operatori dell'informazione. E, a far da filo conduttore, la presenza sulla scena politica di Silvio Berlusconi, che va su tutte le furie quando si affronta il tema della stampa. Ricostruzione di un decennio non facile per i media, che ha tuttavia visto, come dice nel suo saggio Castellani Perelli, una stampa affidabile, libera e indipendente. E anche coraggiosa.

- Aa. Vv., Disfare lo sviluppo per rifare il mondo
2005, Edizioni Jaca Book, pp. 206, euro 16,00
Illich, Latouche, Bovè e molti altri ragionano sull'anti-sviluppo, ovvero sulle modalità concrete di sviluppo di un pensiero economico alternativo all'attuale liberismo imposto dal mercato. Quello che si vuole mettere in discussione è il concetto stesso di sviluppo, di povertà, di bisogni, di globalizzazione e introdurre il concetto di decrescita non come decadenza, ma come scelta economica e culturale.

- Altan F.-Forni E., La prospettiva del ranocchio
2005, Edizioni Bollati Boringhieri, pp. 159, euro 9,50
A partire dal dialogo tra alcune delle vignette di Altan sul rapporto bambini/adulti e un gruppo di scolari di una quarta elementare, che rappresentano il punto di vista del ranocchio - la prospettiva dal basso - l'autore vorrebbe dimostrare quanto adulto-centrico è il nostro modo occidentale di trattare i bambini. L'argomentazione ripropone il modello della sovrastruttura di stampo marxista applicata alla quasi totalità dei campi del vivere: violenza diretta, violenza subita attravero i media, i videogiochi, la cultura (come l'opposizione dei cattolici alla legge sull'eutanasia infantile in Olanda!); mancanza di adulti di riferimento (distratti e qualunquisti) - purchè non propongano valori forti, perchè altrimenti sono violenti -, incertezza del futuro. Lo sguardo limpido dei bambini è in grado di cogliere molte contraddizioni della società occidentale contemporanea. Altan le sa tradurre in vignette fulminanti e dissacranti. Tuttavia non basta.

- Giulio Albanese, Soldatini di piombo. La questione dei bambini soldato
Feltrinelli, Milano 2005, pp. 160, euro 12,00
Sierra Leone, Liberia, Sudan, Uganda: quattro paesi accomunati a due a due dall'uso indiscriminato dei bambini soldato. Albanese, con la penna felice del reporter, racconta molte delle loro storie: storie dolorose, storie a lieto fine. Grazie ai contratti legati al mondo missionario, che in questi casi è l'unica realtà presente, Albanese, comboniano e fondatore dell'agenzia MISNA, racconta anche una storia più ampia e contestualizzata; fa comprendere come il circolo vizioso tra povertà ed armi sia una miccia formidabile per i conflitti che altrimenti ai nostri occhi appaiono del tutto inesistenti.

- Corm G., Petrolio e rivoluzione. Il Vicino Oriente negli anni d'oro
Jaca Book, Milano 2005, pp. 141, euro 13,00
L'a. è un politologo ed economista libanese che ha ricoperto importanti cariche pubbliche nel suo paese e ruoli di consulenza in istituzioni internazionali. In questo secondo volume di una serie di quattro sulla storia del Vicino Oriente, tratta gli eventi che vanno dalla nazionalizzazione del canale di Suez (1956) alla "fine della primavera araba" (1975), descrivendo i cambiamenti fondamentali provocati dal fenomeno petrolifero nell'equilibrio delle forze tra i diversi regimi arabi. Il trattato narrativo felice rende la lettura più simile a un racconto avvincente che a un arido saggio.

[da il Regno n° 4 2006]

 

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