Pubblicato su politicadomani Num 58 - Maggio 2006

Notizie

 

Ingorgo elettorale
È stato sventato per poco un ingorgo elettorale di proporzioni gigantesche che poteva avere conseguenze disastrose per la nostra democrazia. Elezioni politiche il 9 e il 10 aprile. La quasi parità fra gli schieramenti fa slittare di qualche giorno la proclamazione ufficiale dei risultati. Il 28 e 29 maggio si vota per le amministrative. L'11 giugno ci sono i ballottaggi. Il 25 e 26 giugno c'è il Referendum per la Costituzione. Intanto anche il Parlamento si muove. Non ci sono le condizioni per eleggere subito le prime tre cariche dello Stato. Occorre attendere la quarta votazione, quando basta la maggioranza semplice dei presenti. Quindi, il 29 aprile, alla quarta votazione sono eletti Fausto Bertinotti e Franco Marini Presidenti di Camera e Senato. Il 10 maggio, alla quarta votazione è eletto anche il Presidente della Repubblica, è Giorgio Napolitano. I risultati delle amministrative sono attesi come una conferma (o una smentita) delle politiche. Più importante ancora è la partecipazione al referendum: "salviamo la Costituzione" è il messaggio del Comitato promotore, "per salvare l'Italia", aggiungiamo noi.

Costituzione
Il fatto che si sia ritenuto di attribuire alle moderne costituzioni scritte la capacità di contribuire all'assestamento di nuovi regimi, è confermato dalla perseveranza con la quale, soprattutto in alcuni paesi di grande istabilità, ad ogni cambiamento di regime si fa subito seguire l'introduzione di una nuova "costituzione": parallelamente il succedersi di sempre nuove carte costituzionali sta a dimostrare che esse non hanno un'autonomia rispetto alla società cui si riferiscono, e che di questa esse subiscono ogni cambiamento radicale.[...] Come ebbe a dire nella sua relazione all'Assemblea Costituente il Presidente della Commissione dei 75, Meuccio Ruini, l'obiettivo perseguito era stato quello di una Costituzione "breve, semplice e chiara, tale che tutto il popolo la potesse comprendere". La Costituzione del 1948 rappresentava sotto molti aspetti una carta fondamentale di tipo nuovo, intermedio: infatti accanto a tutta una serie di norme che riguardavano l'organizzazione dello Stato ve ne erano numerose altre nelle quali venivano riaffermati i principi e i valori in base ai quali l'ordinamento democratico si era ricostituito nel Paese.

[Fonte: C. Fusaro, Guida-glossario alla Costituzione italiana, Edizioni Laurus Robuffo, Roma, 1995]

S.O.S. Editoria
È un fatto gravissimo la recente decisione del Governo di chiedere la restituzione dei contributi già erogati all'editoria cooperativa e non profit (peraltro attinenti a bilanci aziendali chiusi e certificati da oltre due anni). Molte testate rischiano la chiusura. Occorre un intervento immediato - dice Mediacoop in un suo comunicato - perché quella della Comunicazione è materia delicata, legata ai temi della libertà e della democrazia. La concorrenza e la legge del mercato non sono sufficienti a garantire il pluralismo. "Il rispetto del pluralismo dell'informazione e della diversità dei contenuti deve attuarsi attraverso una politica attiva e costante dei poteri pubblici", è scritto in una delibera UE del 17 aprile 2006. Nel programma di Prodi si afferma la necessità di una riforma del sistema della comunicazione per renderlo all'altezza di un Paese moderno e democratico: occorre riequilibrare i flussi delle risorse pubblicitarie tra Tv e carta stampata, è necessario di-singessare il sistema dei media per garantire il pluralismo e la completezza delle voci e delle culture, è indispensabile una seria legge sulla concorrenza.
Per ora a follia si aggiunge follia. A noi di "politicadomani", che abbiamo diritto a un rimborso di 649 euro per la carta, un'agenzia di certificazione della Consob (presso la quale, secondo la legge, siamo obbligati a certificare le spese per la carta) ha negato il servizio. La ragione? La certificazione costa più del rimborso.

 

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