Pubblicato su politicadomani Num 58 - Maggio 2006

Scuderie del Quirinale
Antonello da Messina
Ignota la data di nascita, fra il 1420 e il 1430, viaggiò molto. Morì a Messina nel 1479. Nelle sue opere ci sono influssi molteplici e sintesi audaci: Piero della Francesca, la pittura fiamminga, la ritrattistica italiana, ma, soprattutto c'è lui, Antonello

di Alberto Foresi

Poco sappiamo di Antonello da Messina, uno dei più geniali autori del Rinascimento. Egli seppe intrecciare le tradizioni artistiche dell'Italia meridionale con le più innovative tendenze della pittura dell'Italia centro-settentrionale - soprattutto toscane e veneziane - mettendole in contatto con le correnti pittoriche nordico-fiamminghe. Figlio di un impresario edile messinese, si trasferì presto a Napoli, divenuta, durante il regno di Alfonso I di Aragona, la capitale artistica del cosiddetto "rinascimento mediterraneo", una sorta di crocevia artistico in cui confluivano e dialogavano l'arte fiamminga, spagnola, provenzale e ligure.
Qui incontrò Colantonio, un artista che aveva saputo introdurre elementi fiamminghi nella pittura mediterranea, presso la cui bottega Antonello compì il tirocinio artistico.
Viaggiò molto: Venezia (dove ebbe modo di incontrare Giovanni Bellini), Milano, la Provenza, Roma.
A Messina dipinge capolavori quali il "San Girolamo penitente", ora al Museo nazionale di Reggio Calabria, e il "Ritratto virile" del Museo Mandralisca di Cefalù, opere caratterizzate dalla personale rielaborazione di elementi figurativi e coloristici fiamminghi e provenzali. Nel "Ritratto virile", in particolare, l'artista si allontana dai canoni della ritrattistica italiana, che tendeva a dare un'immagine idealizzata del soggetto, e la sostituisce con un'analisi quasi microscopica e spesso impietosa del soggetto ritratto, di cui non si celano né gli inestetismi né i segni della vecchiaia. Sono gli aspetti propri della ritrattistica fiamminga, dalle cui influenze Antonello ha saputo staccarsi: mentre i volti ritratti dai pittori nordici sono distanti ed inespressivi, non lasciano trapelare la personalità del soggetto, Antonello, al contrario, dedica la massima attenzione al carattere dei soggetti immortalati, sottolineandone lo sguardo, il sorriso, l'ambiguità, riuscendo a creare una partecipazione non solo visiva ma soprattutto emotiva, un legame interiore tra il personaggio ritratto e chi lo osserva.
Negli anni della maturità e dei viaggi realizza allora il "Salvator Mundi" di Londra, opera in cui il senso volumetrico e la semplificazione geometrica delle forme, proprie di Piero della Francesca suo contemporaneo, si fondono con il colorismo fiammingo. È però nella "Madonna col Bambino" che si compie la sintesi perfetta fra concezione spaziale, gusto per il particolare e ricerca coloristica tipicamente fiamminghi.
Fra le opere più belle ci sono l'Annunciata di Palermo - la cui mano destra, sollevata a mezz'aria, è stata definita dal Longhi "la mano più bella che io conosca nell'arte" - nella quale sono presenti influenze belliniane, e la "Pietà" del Museo Correr di Venezia, che è il punto d'arrivo della sua ricerca sul rapporto fra luce ed ombra - un effetto pittorico andato parzialmente perduto a causa di antiche puliture con solventi troppo aggressivi.
La mostra di Roma, presso le Scuderie del Quirinale, sembra il compimento di un prodigio a lungo progettato e ora finalmente realizzato. La mostra offre in visione al pubblico la quasi totalità della produzione di Antonello: le opere sono affiancate talvolta da opere di analogo soggetto di predecessori e allievi dell'artista, in un percorso espositivo che consente di ricostruire il cammino artistico, espressivo ed interiore, i suoi contatti con le correnti artistiche a lui contemporanee e le reciproche influenze. Bello anche il catalogo della mostra che più che una semplice integrazione della visita è una vera e propria monografia aggiornata su Antonello.

Info
Dove: Scuderie del Quirinale - Roma, via XXIV Maggio 16
Quando: dal 18 marzo al 25 giugno 2006
Orario: da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00 - Il venerdì e il sabato dalle 10.00 alle 22.30

Biglietti: Intero 10,00 euro - Ridotto 7,50 euro - Scolaresche 4,00 euro per studente
Il biglietto ridotto è valido per: giovani fino a 26 anni - adulti oltre i 65 anni

Prenotazione: Obbligatoria per i gruppi e le scolaresche

 

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Num 58 Maggio 2006 | politicadomani.it