Pubblicato su politicadomani Num 56 - Marzo 2006

Stati Uniti
Il sistema educativo fondamentalista
Insegnare con la Bibbia in mano

di Alberto Foresi

Le scuole confessionali fondamentaliste meritano una particolare attenzione poiché costituiscono un investimento di energie nella lunga durata. Esse sono concepite come il luogo privilegiato ove ricostruire dal basso, in sintonia con la politica nazionale, quell'insieme di valori posti continuamente in discussione dalla cultura secolarista moderna. L'educazione fondamentalista si basa su un delicato equilibrio fra la necessità della trasmissione del sapere e la perpetuazione dei valori ritenuti basilari per lo stato e i suoi cittadini. Negli Stati Uniti questi valori sono sintetizzabili nella triade Dio, Patria e Famiglia. L'erompere di istanze libertarie proprie delle democrazie moderne sono percepite come contrapposte ai valori tradizionali e come disgregatrici dell'ordine costituito inteso quale l'Ordine voluto direttamente da Dio.
Negli USA si valuta che la popolazione scolastica delle scuole fondamentaliste statunitensi sia circa un quinto di tutti gli studenti che si rivolgono all'istruzione privata e un ventesimo della totalità degli studenti (dati riferiti agli anni '80).
Caratteristica principale di tali scuole è che i programmi di studio sono elaborati su un metodo cognitivo orientato da un punto di vista cristiano. Ciò non nel senso che sono legittimamente inserite nel programma materie religiose a fianco di quelle tradizionali, bensì con l'intenzione di far emergere il messaggio religioso in ogni materia oggetto di studio. In siffatta prospettiva, la Matematica viene presentata come un modo per dimostrare l'ordine nel creato voluto da Dio, trascurando in realtà il significato più profondo della matematica, che è disciplina in continua evoluzione, nella quale ci sono vuoti profondi di conoscenza che attendono di essere colmati. Le Scienze devono far comprendere che il sapere scientifico non si oppone alla religione e, soprattutto, non contraddice la Bibbia, anche se quest'ultima offre un sapere ben più profondo di ogni sapere umano: un certo tipo di atteggiamento, questo, che in pratica, in caso di apparente contrasto, privilegia l'ipotesi derivante dall'esegesi biblica, come appare chiaro dalla radicale avversione verso le teorie evoluzioniste darwiniane. Infine la Storia - la più politica delle scienze sociali - deve essere finalizzata all'apprendimento delle radici bibliche del popolo americano, alla persistenza delle sue tradizioni cristiane e alla percezione del legame intrinseco fra la missione di salvezza di stampo religioso di cui esso si sente investito, quale nuovo "popolo eletto", e l'appartenenza alla nazione americana.
La costituzione di scuole neofondamentaliste risponde all'esigenza di un più stretto rapporto tra scuola e famiglia, in aperta opposizione però a qualsiasi ipotesi di scuola pubblica, rea di manipolare le coscienze dei discenti. Viene rivendicato così il diritto di educare i propri figli secondo principi religiosi che si ritengono non tutelati, e persino osteggiati, nelle scuole statali. In questo modo tra famiglie, scuole, chiese e organizzazioni religiose si viene a costituire una comunità religiosamente e culturalmente coesa all'interno della più vasta società secolarizzata. Una comunità che sia esempio, nelle intenzioni dei suoi fautori, di come sia possibile riportare la società americana ai valori religiosi cristiani originari.

 

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Num 56 Marzo 2006 | politicadomani.it