Pubblicato su politicadomani Num 56 - Marzo 2006

Parole Paniche

 

Borghesi piccoli piccoli a spasso nei meandri della specie a carezzare i sogni dell'apocalisse. Vuote forme intorno ai resti di una storia che sazia masse a lusso e fame. Straccioni e mendicanti. Dame di corte, velluti, ori.
Il sole cade a suo modo ancora ovunque. E l'ammaestrato uomo dal proprio buco di cielo volgarmente assimila.
Lunga vita al niente che filia al termine oramai dell'etica che non ha genealogia ma che è possesso. Senza paura però. Non c'è nulla da perdere. Chè l'infinito ha fame dei piccoli tempi e luoghi e divora ad ogni istante un nuovo pezzo.
Mentre realtà è miracolo e le cose danzano. Realtà è morte. È responsabilità. Pena. Ipocrisia. Idea e mai l'ideologia. E tutto danza, dentro. Mentre l'abisso invisibile e latente fuori tintinnante offende.
Antropomorfica illusione di peccato e moralità e senso. Effimera totalità, chè invece tutto è parte.
Tentando di aver ragione della morale perche vita è evoluzione e non cumulo di ceneri. Dilemmi a chi chiede, niente al piccolo borghese.
"Mi auguro che non si trasformi in una forma di alibi, per lo Stato, rispetto alla chiusura di altri canali di finanziamento o depotenzi la spinta a donare dei cittadini", afferma Angelo Maramai direttore Generale di Telethon.

 

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