Pubblicato su politicadomani Num 56 - Marzo 2006

Notizie

 

Vaccaro come don Chisciotte
Il 27 ottobre scorso il noto attivista non-violento Turi Vaccaro è stato condannato dal Tribunale di Breda in Olanda a sei mesi di carcere e 750.000 $ di ammenda scontabili con dodici mesi in più di detenzione. Turi, ispirandosi a gesti simili compiuti da suore e preti USA a partire dagli anni 80 - si ricordi il movimento non-violento Peonghshares - si è introdotto all'interno della base Nato di Woensdrecht e successivamente nell'angar dell'aeroporto dove ha danneggiato due aerei F16 abilitati a trasportare bombe atomiche. Ha rotto con un martello i comandi dei due aerei provocando un danno calcolato in oltre 5 milioni di dollari. Tutto era stato studiato con la massima precisione: la data prescelta, il martello comperato ad Assisi, la base militare che ospita 20 testate nucleari. Turi dichiara di aver agito per "legittima difesa" contro l'illegalità delle armi nucleari che sono armi di distruzione di massa e quindi violano i trattati internazionali. L'azione è stata compiuta il 10 agosto, per ricordare, nel sessantesimo anniversario, l'orrore delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6-9 Agosto 1945).

Milosevic
Slobodan Milosevic è morto. Se ne è andato l'uomo che aveva costruito sull'odio secolare di due popolazioni il proprio potere: gli albanesi e i serbi. Il 28 giugno 1989, Milosevic tenne un discorso destinato a diventare storico a Kosovo Polje. Si tratta di un luogo sacro per i serbi. Qui, nel 1389, nella famosa piana "degli uccelli neri", in seguto ad una battaglia, furono prima accecati e poi uccisi 10.000 nobili serbi ortodossi sconfitti dai turchi musulmani e il Kosovo entrò a far parte dell'Impero Ottomano. A seicento anni da quella tragedia Milosevic promise ai serbi kosovari: "nessuno vi toccherà mai più".
Milosevic è morto in carcere a l'Aia, dove era detenuto perché accusato di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità. "[Milosevic] ha dato corso a una campagna di terrore e violenza contro gli albanesi civili kossovari, con lo scopo dichiarato di allontanare gran parte della popolazione albanese del Kossovo per radicare il controllo serbo sulla regione. [...] 740.000 civili, tutti albanesi kossovari, sono stati espulsi con la forza, le loro case e villaggi sono stati requisiti o distrutti. Sulla strada della deportazione forzata verso le province confinanti molti sono stati uccisi, stuprati, derubati e privati dei loro documenti". Queste le accuse del Tribunale Penale Internazionale.
Morte naturale? Omicidio? Suicidio? Fatto sta che l'ex presidente, sofferente di cuore, in carcere temeva per la sua vita e che nella sua storia famigliare ci sono altri suicidi: quello del padre, della madre e dello zio.

Marzo francese
No al precariato imposto da un contratto di prima assunzione (Cpe) che prevede per i giovani al di sotto dei 26 anni un periodo di prova di due anni con la possibilità, da parte del datore di lavoro, di licenziare anche senza giusta causa. I sindacati chiedono che venga reintrodotto il principio della "giusta causa" anche nel periodo dei due anni di prova.
In tutto il Paese intanto divampano manifestazioni di protesta, spesso spontanee, per una legge che viene considerata specie dagli studenti gravemente lesiva del diritto al lavoro. Numerose università sono state occupate. Tra queste anche la storica sede della Sorbona, evacuata però dalla polizia nel giro di poche ore. "Il vento soffia in nostro favore - ha commentato ieri il presidente dell'Unef, la principale organizzazione studentesca del paese, Bruno Julliard - siamo molto determinati, il primo ministro non riuscirà a limitare questo movimento. Le assemblee sono sempre più grosse, gli studenti sempre più numerosi e molto mobilitati. Il movimento si sta estendendo, durerà giorni o settimane. Non discuteremo con il governo prima del ritiro e dell'abrogazione del Cpe".
Se la protesta degli studenti appare compatta e determinata, il mondo del lavoro sembra piuttosto tiepido, benché nei cortei, accanto alle organizzazioni studentesche, ci fossero anche i sindacati. La protesta non ha (quasi) toccato la scuola, né i treni, né tanto meno il settore privato. Pochi gli scioperi, soprattutto nei trasporti urbani, eccetto che a Parigi, vero cuore della protesta.

 

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