Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

La terra di Bolivar
Il paese emerge da secoli di saccheggio talmente vasto che ha pochi paragoni al mondo

di d.s.

Era il 1.500 a.C. quando gli indios di lingua aymara dalle montagne del centro Perù si stabilirono sugli altopiani. I Tiahuanaco svilupparono la loro cultura sulle rive del lago Titicaca divenendo una società organizzata e ricca che si diffuse anche nel Cile e in Equador. I successivi 15 secoli di autonomia, prosperità e pace furono interrotti nel 1531, anno in cui gli spagnoli guidati da Francesco Pizarro conquistarono quelle terre imponendo la legge e la cultura spagnole e trasferendo in Spagna le ricchezze del suolo e del sottosuolo.
Nel 1825, l'allora "Alto Perú" si guadagnò col sangue l'indipendenza dalla Spagna. Milioni di indios sudamericani scampati al genocidio dell'invasione europea, divennero carne da macello: soldati-schiavi nelle guerre dei "conquistadores", usati per accaparrarsi le immense risorse naturali delle loro terre. Tra la fine dell'800 e la prima metà del secolo scorso l'aristocrazia bianca del Sud America si è servita di loro - e continua a farlo - per estrarre, fra l'altro, oro, argento, salnitro, stagno, rame, petrolio. Risorse minerarie, gas custoditi nel sottosuolo, acqua. Sono questi i nomi delle condanne e delle sofferenze degli indios di ieri e di oggi.
In Bolivia quattro secoli di dominazione, finché nel 1925 Bolivar, a capo di un esercito di ribelli, sconfisse gli spagnoli e proclamò l'indipendenza del paese. La giovane repubblica, però, si trovò subito ad affrontare gravi conflitti con i paesi limitrofi in seguito ai quali perse, in cento anni, il 54% del suo territorio. Né mancarono rivolgimenti e sanguinosi golpe interni. Fino al 1981, a 152 anni dalla sua indipendenza, erano stati portati a termine 190 golpe. Gli anni '50 e '60 furono quelli delle conquiste civili - suffragio universale anche alle donne e agli indios - ma furono anche gli anni delle rivendicazioni operaie e della guerriglia. Ernesto Guevara, che si era posto a capo della guerriglia, fu ucciso nel 1968 proprio nell'altopiano andino. La lunga serie di dittature militari, spesso appoggiate dagli Stati Uniti, hanno portato la Bolivia al dramma dell'attuale sistema economico-politico, sull'orlo cioè di un'ennesima guerra civile.

 

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