Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

Incontri a Roma
Reddito Garantito
Politiche di welfare. In un convegno a dicembre cinque secoli di filosofia e un disegno di legge della Regione Lazio

di Stefano Falomi

"Dobbiamo aprire una nuova stagione di diritti ... e ci vogliamo arrivare in maniera partecipata". Così l'assessora Alessandra Tibaldi all'apertura del convegno svoltosi il 2 dicembre 2005 al Centro Frentani, a Roma.
D'accordo con Tibaldi l'Assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri: "Questo impegno lo abbiamo già preso nel Documento di Programmazione Regionale, e quindi dobbiamo affrontarlo in maniera molto seria."
Per Giuseppe Mariani, presidente della commissione lavoro del Consiglio Regionale, "l'introduzione di un reddito garantito deve essere l'obiettivo principale attorno a cui ridefinire le politiche del welfare del Lazio. La sfida posta dai processi di precarizzazione del lavoro e della vita deve essere raccolta e affrontata con il coraggio e la consapevolezza che le vecchie ricette non sono più utilizzabili."
Dei visionari, sognatori, utopisti al potere? Ma sono certamente anche politici professionisti che vogliono tenersi caro il credito ricevuto dai loro elettori. Elettori che sposano lo scetticismo con la volontà di credere e perseguire "un mondo diverso possibile".
Secondo la definizione del BIEN (Rete Mondiale per il Reddito di Base), un reddito di base è un reddito erogato incondizionatamente a tutti su base individuale, senza verifica di condizioni o richieste di lavoro. È una forma di reddito minimo garantito che differisce da quelle attualmente esistenti in diversi paesi europei per tre principali caratteristiche: è pagabile su base individuale piuttosto che familiare; è pagato indipendentemente da qualsiasi altro reddito di diversa natura; è pagato senza richiedere la prestazione di un qualsivoglia lavoro o l'impegno ad accettare un lavoro se offerto.
Il reddito di base recupera credito nel perseguire gli obiettivi della politica sociale e della politica economica: sollievo della povertà e pieno impiego; vista l'inadeguatezza, registrata nelle ultime decadi, degli strumenti convenzionali per fronteggiare la disoccupazione.
Al convegno di dicembre hanno contribuito economisti internazionali: Guy Standing, direttore del programma socio economico dell'ILO (l'Organizzazione Internazionale del Lavoro) ed anche co-presidente del BIEN, rete mondiale che propone il reddito di base come forma di nuova democrazia economica; Josè Iglesias Fernandez della Mesa civica di Barcellona, ed il vicepresidente della Red renta basica Rafael Pinella.
Chissà quanti fra i partecipanti hanno sentito tra loro lo spirito di Tommaso Moro? Statista, filosofo, santo, autore di "Utopia", fedele fino alla morte a se stesso e al tentativo di conciliare l'inconciliabile.
Reddito di base, reddito di cittadinanza, salario minimo, tante forme concettuali e qualche tentativo pratico nel solco del pensiero di Moro, Vives, Condorcet, Paine, Fourier, e Stuart Mill.
Crediamo che il tema sia intrigante e valga la pena approfondirlo, nei 7-8 mesi che ci separano dal varo della proposta di legge regionale per l'istituzione di un reddito minimo garantito.

 

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Num 54 Gennaio 2006 | politicadomani.it