Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

Esposizione monografica a Roma
Mostra di Manet al Vittoriano
Dagli anni della formazione ai percorsi tematici. Ma i capolavori sono rimasti a Parigi

di Alberto Foresi

Fino al 5 febbraio, il Complesso del Vittoriano, presso l'ala sinistra dell'Altare della Patria, ospita una mostra monografica dedicata al pittore Eduoard Manet. Nell'esposizione, inaugurata lo scorso 7 ottobre e posta sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, sono presentate, al fine di documentare e ricostruire il percorso creativo ed umano di Manet, circa 150 opere dell'artista francese, fra oli, disegni, incisioni e fotografie, prestate per l'occasione dai più importanti musei di Francia, Germania, Inghilterra, Russia, Ungheria, Svizzera, Argentina, Brasile e Stati Uniti d'America.
Nato a Parigi nel 1832 e ivi morto, a soli 51 anni, nel 1883, la mostra vuole sottolineare il ruolo e le peculiarità di questo artista che, pur non partecipando direttamente alla sperimentazione di un nuovo linguaggio pittorico quale quello che caratterizzerà gli Impressionisti, è giustamente ritenuto loro precursore e, in un certo senso, loro padre spirituale. Punto di partenza della mostra sono gli anni della formazione di Manet, fortemente influenzato dalla passione per l'arte italiana e spagnola, dall'amore per autori quali Velasquez, Goya, Tiziano e Rubens, dai quali mutuò la predilezione per i colori brillanti e per le figure caratterizzate da un accentuato dinamismo. Proprio legato a questi influssi è un olio su tela raffigurante "La ninfa sorpresa al bagno", forse l'opera più significativa fra quelle esposte, dove convergono le esperienze maturate dallo studio delle opere di analogo soggetto di artisti del passato quali Tiziano, Rembrandt e Rubens, riformulate tuttavia in una figura nuda di donna priva ormai di ogni connotazione mitologica o soprannaturale e divenuta, sotto i rapidi colpi del pennello del maestro, una reale figura femminile dalla carne palpitante.
Dopo il periodo della sua formazione, il percorso espositivo si snoda attraverso aree tematiche dedicate ai soggetti più rappresentativi dell'arte di Manet, il nudo femminile, i ritratti, i paesaggi marini e le nature morte, per restituire al visitatore una sorta di campionatura ideale della sua poliedrica creatività.
Unica nota dolente in una così ambiziosa iniziativa è, purtroppo, la sostanziale mancanza delle opere ritenute universalmente i capolavori di Manet, lacuna tuttavia ben spiegabile: i grandi musei, prima di tutto quelli francesi, che custodiscono la parte più insigne della sua produzione, ben difficilmente si privano, prestandoli, dei propri gioielli di famiglia, opere che da sole rappresentano, per le istituzioni museali, un richiamo irrinunciabile. A ciò si aggiungano le difficoltà legate al trasporto delle opere e, soprattutto, le spese assicurative connesse ad esso e ai rischi derivanti dalla loro esposizione e ben si comprende perché questa, ma anche molte altre mostre, non possono fregiarsi di quadri di altissimo livello. Con questo non si vuol togliere merito o importanza a questa mostra: essa rimane comunque uno strumento per entrare nella complessità della produzione artistica di Manet, coglierne gli aspetti più innovativi nella loro scansione temporale, accontentandosi di ammirare sui libri i suoi più eccelsi capolavori o, per i più fortunati, ripromettendosi una visita ai musei parigini.

Notizie Utili

Edouard Manet
7 ottobre 2005 - 5 febbraio 2006
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere - Fori Imperiali, Roma
orario: dal lunedì al giovedì 9.30-19.30; venerdì e sabato 9.30-23.30; domenica 9.30-20.30
biglietti: € 9,00 intero; € 7,00 ridotto
info: +39 066780664

 

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