Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

criminalità e potere
La mafia
Nel vuoto della politica, il più grande successo del made in italy

di Alberto Foresi

Prima ancora che criminale, il fenomeno della mafia è riconducibile ad un contesto sociologico e, per quanto ciò possa essere paradossale, è senza dubbio da annoverarsi fra i più riusciti prodotti del made in Italy, considerando che è stato esportato, con successo, pressoché in ogni luogo in cui i nostri connazionali sono emigrati.
La mafia non è solo criminalità, e anche la denominazione di criminalità organizzata è sostanzialmente riduttiva rispetto all'entità del fenomeno. Il sistema di potere mafioso è finalizzato non a creare disordine bensì ad imporre un proprio ordine e propri regolamenti, una sorta di "legge", anche se chiamare leggi questi regolamenti può sembrare eccessivo. È in questa sua pretesa istituzionale che si distingue da un'organizzazione puramente criminale, volta cioè all'illecito guadagno. E, proprio per questo, si scontra contro il potere costituito dello Stato, di cui sa sfruttare lacune e mancanze al fine, se non di sostituirsi ad esso, di affiancarglisi in una sorta di potere occulto. Suo punto di forza, unitamente alla presunzione di impunità tanto spesso ostentata negli atti e nei comportamenti, è la flessibilità, enormemente superiore rispetto a quella di qualsiasi organismo statuale; la sua capacità di adattarsi alle mutate condizioni sociali, economiche e politiche, di plasmarsi sul nemico, di infiltrarsi, di confondere le acque e di ingenerare reciproci sospetti al punto tale che non sia più possibile distinguere chi è mafioso da chi non lo è. È tutt'altro che lontano dal vero il modo di dire che asserisce che chi ti ha fatto uccidere recita la tua orazione funebre, esaltando i tuoi meriti e la tua integrità. Oppure, in occasione di omicidi eccellenti, il sospetto che il morto sia stato ucciso in quanto integerrimo cittadino o in quanto colluso venuto meno agli impegni presi. A ciò si aggiunga, per comprendere in quale modo il sistema di potere mafioso si sia potuto radicare nel territorio, la percezione, favorita e amplificata dalla stessa mafia, da parte della popolazione locale della vera o presunta assenza o impotenza dello Stato, il legittimo potere costituito, non in grado di opporsi alla mafia o di tutelare i cittadini che intendono opporvisi: in tal modo il potere non si limita alla direzione e al controllo delle attività criminali ma si espande al ben più profondo controllo delle coscienze.
In ultimo, per dare un'idea di quanto sia complessa la lotta contro la mafia, occorre dire che risultano spesso a favore del potere mafioso persino le stesse manifestazioni popolari volte a contrastarne il dominio: nei fatti, nonostante le presunte buone intenzioni dei promotori, tali manifestazioni diventano anch'esse una sorta di cassa di risonanza per la mafia, ingigantendone, di fronte all'opinione pubblica, il suo potere e sottolineandone pertanto la sua indiscussa supremazia.
E, ovviamente, in un discorso affatto generico, accomuniamo sotto il termine mafia tutte le organizzazioni ad essa riconducibili operanti in Italia. Ma, in un contesto più approfondito, sarebbe necessario distinguere tra mafia propriamente detta, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita …, eludendo invece le obbligatorie collusioni che ognuna di esse intraprende con le altre associazioni di potere non propriamente dette "mafiose" che operano a livello locale, regionale e internazionale.

 

Homepage

 

   
Num 54 Gennaio 2006 | politicadomani.it