Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

In Breve dall’America

 

Mexico
Dopo una lunga lotta contro il cancro, è morta a 40 anni la "comandante Ramona", l'indigena tzotzil leader del movimento zapatista e difensore dei diritti delle donne. "Siamo profondamente tristi, è morta una grande lottatrice per i diritti sociali" ha dichiarato il subcomandante Marcos, capo dell'Esercito Zapatista per la Liberazione Nazionale (EZLN) che ha sospeso il tour politico attraverso il Messico. Ramona, colta da malore, si è spenta durante il viaggio verso l'ospedale di San Cristobal de las Casas. Dieci anni fa si era sottoposta a un trapianto di rene reso possibile dai suoi sostenitori che risposero in massa a una campagna per la raccolta di fondi lanciata su internet.

Perù
Alberto Fujimori, ex-presidente della Repubblica del Perú dal 1990 al 2000, è stato iscritto nelle liste dei candidati per le presidenziali che si svolgeranno nel prossimo mese di aprile. 'El Chino', 67 anni, atteso in patria da una ventina di processi, si trova agli arresti in Cile dallo scorso 7 novembre. Nonostante la sua condizione di carcerato, Fujimori riceve quotidianamente visite dei suoi sostenitori e lavora attivamente alla sua campagna elettorale, che intenderebbe condurre dall'estero, nonostante sia formalmente impedito a ricoprire qualsiasi carica pubblica fino al 2011.

Bolivia
Il neopresidente boliviano Evo Morales è stato ricevuto a Parigi dal capo dello Stato francese Jacques Chirac, nell'ambito del tour mondiale che il capo dei cocaleros del Chapare sta compiendo prima della sua investitura ufficiale, fissata per il prossimo 22 gennaio a La Paz. I due politici hanno parlato soprattutto di investimenti francesi nel settore petrolifero boliviano, considerando che la transalpina Total ha già una partecipazione del 15% in due giacimenti del Paese sudamericano. Dopo l'incontro con Chirac, Morales è partito per la Cina.

Guatemala
A nove anni dopo un conflitto che ha provocato oltre 200.000 morti - tre su quattro erano indigeni - pace, speranza e sviluppo sono mete ancora lontane. Nel 2005 ci sono stati oltre 3.600 omicidi, con tantissimi attivisti per i diritti umani tra le vittime. Non c'è stata alcuna giustizia neanche nel caso clamoroso del vescovo Juan Josè Gerardi Conedera, freddato dopo aver presentato il dossier "Guatemala mai più", una denuncia di oltre 55.000 violenze compiute durante la guerra.

 

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Num 54 Gennaio 2006 | politicadomani.it