Pubblicato su politicadomani Num 54 - Gennaio 2006

Il costo della democrazia
... E io pago ...

di damiano sansosti

Grazie al nuovo Federalismo gli apparati decentralizzati di governo hanno finalmente l'occasione di autoregolamentarsi nelle scelte economiche, rendendo più veloce il complicato lavoro delle amministrazioni statali. Grandi oppurtinità per risparmiare i soldi dei comuni cittadini. Andiamo allora alla scoperta delle grandiose novità in campo regionale e provinciale...
Le regioni italiane, investite di un'autonomia riconosciuta da tempo dalla Costituzione italiana, ma ora, finalmente, conquistata si stanno attrezzando. Con l'eccezione della Basilicata, negli ultimi anni hanno aperto vere e proprie mini-ambasciate a Bruxelles, a Roma e qualcuna in altri Stati esteri. Molte hanno acquistato una sede: il Friuli Venezia Giulia un palazzetto per due milioni e mezzo di euro; l'Abruzzo mille metri quadrati in una delle strade più eleganti di Bruxelles; la Sicilia è in affitto: un appartamento di 540 metri quadrati, con una delegazione di 11 persone che può contare su uno stanziamento della regione di un milione di euro l'anno. Esistono due ambasciate siciliane all'estero, a Parigi e a Tunisi , ma la regione Sicilia prevede di aprire fuori confine altre sedi. La regione Lombardia ha 24 uffici nel mondo tra i quali spiccano quelli de L'Avana e di Shanghai. Tutte sedi sontuose, come il palazzotto storico in centro della Regione Liguria, oltre 100.000 euro d'affitto.
Difficile dire se tutte queste spese siano necessarie. Più semplice calcolare quanto esse incidono sull'aumento della spesa regionale.
Nel Documento di programmazione economica e finanziaria del 2005 c'è un dato complessivo: la spesa delle regioni tra 1999 e il 2004 è aumentata del 6,5 % medio annuo ed una quota consistente di questo incremento è nella spesa del personale e negli incarichi a consulenti e collaboratori esterni. La Lombardia batte alcuni records: dei 250 alti dirigenti, più di 50 sono esterni, il bilancio in corso prevede una spesa di 7 milioni per consulenze e altri 3 milioni per ricerche. La regione Sicilia nel 2003 ha allargato l'organico degli uffici di gabinetto dei vari assessorati portandolo da 156 a ben 600 unità. Il record delle spese di rappresentanza spetta però alla regione Lazio che nel bilancio di previsione 2005 stanzia la somma di 1,7 milioni di euro a cui sono da aggiungersi 800 milioni a disposizione, "per lo stesso fine", dal presidente della giunta.
Prima della prossima consiliatura il numero dei consiglieri regionali d'Italia crescerà di 111 unità: da 1070 a 1181, come aqvere due nuove regioni.
Naturalmente sono aumentate anche le retribuzioni dei consiglieri comunali.
Capitolo province: dal 2003 ad oggi sono state istituite sette nuove province. Sono stati inoltre presentati appositi disegni di legge per altri ventotto comuni in attesa della nuova veste istituzionale. Con 200.000 abitanti si può istituire una nuova provincia. In Italia abbiamo ben 170 comuni con questa dimensione demografica che potrebbero ben presto aggiungersi alle attuali 110. Questo vuole dire che i costi della spesa pubblica aumenterebbero vertiginosamente spesi per i nuovi consiglieri, i nuovi assessori, i nuovi presidenti, i nuovi edifici, i nuovi strumenti...

 

I costi della Politica

COMPARTO COSTI ANNUI
Parlamentari europei 11.638.770
Deputati 124.263.720
Senatori 63.315.324
Consiglieri regionali 124.231.824
Presidenti di provincia 6.354.280
Vicepresidenti di provincia 4.765.706
Sindaci 191.088.824
Vicesindaci 65.327.039
Presidente comunità montane 13.681.583

Incarichi e consulenze (interni ed esterni alla pubblica amministrazione)

958.371.922
Finanziamento ai partiti 196.435.645
Contributi ai gruppi parlamentari 92.293.321
TOTALE 1.851.767.958

Tratto dal libro "Il costo della democrazia" di Cesare Salvi

 

Stipendio lordo annuo dei parlamentari europei

STATI STIPENDIO
Italia 149.215
Austria 105.527
Germania 84.108
Irlanda 83.706
Gran Bretagna 82.380
Gracia 73.850
Belgio 72.017
Danimarca 69.768
Olanda 66.782
Lussemburgo 63.791
Francia 63.093
Finlanda 62.640
Svezia 61.704
Slovenia 49.860
Cipro 48.960
Portogallo 48.285
Spagna 39.463
Polonia 28.056

Tratto dal libro "Il costo della democrazia" di Cesare Salvi

 

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