Pubblicato su Politica Domani Num 53 - Dicembre 2005

Il "Minuetto" molisano
Molise: il treno della propaganda
Due chiacchiere da fuori regione su eleganza, inefficienza e campagna elettorale

di Fabio Antonilli

ISERNIA - Può servire un treno per far campagna elettorale? Sicuramente sì. Durante quella per le primarie abbiamo visto Bertinotti percorrere in lungo e in largo lo Stivale e verificare di persona i disagi del trasporto su rotaia. (Peccato, però, che certi viaggi vengano fatti solo a ridosso di certi "appuntamenti"…). C'è, invece, chi acquistando un treno, o meglio un tipo di treno, in questo caso il Minuetto, pensa bene di far bella figura dinanzi al proprio elettorato. È il caso della Giunta regionale del Molise. Con 3,15 milioni di euro, la Giunta molisana ha contribuito ad acquistare, insieme a Trenitalia S.p.A, cinque modelli dell'ultima creazione della Alstom, assicurandosi una buona dose di visibilità e di pubblicità presso i cittadini molisani, ma procacciandosi anche un continuo fioccare di critiche da parte dei molisani che su quel modello di treno effettivamente viaggiano.
Un treno che è un vero e proprio inno all'estetica quanto un esempio palese di inefficienza. Incantevole, dotato di forme sinuose, aerodinamico, è elettrico, possiede ampi spazi interni, costituito in gran parte dal cosiddetto "materiale leggero", è in grado per la sua "leggerezza", appunto, di spingersi oltre i 130 km/h. Insomma, un gioiellino della meccanica.
Peccato, però, che non si tratti del treno di cui ha bisogno il trasporto molisano. "I treni "vecchi" - ci dicono alla stazione ferroviaria di Isernia - se uniti in 3 carrozze assicurano ai viaggiatori 179 posti a sedere, più i sedili ribaltabili, i cosiddetti "strapuntini", tre bagni e aria condizionata; i Minuetto, invece, possono garantire al massimo 122 posti a sedere (compresi quelli ribaltabili) e hanno un solo bagno".
Dunque, se abbiamo capito bene, i cittadini molisani hanno ottenuto cinque nuovi treni, stilisticamente ineccepibili (gli interni sono del designer Giorgetto Giugiaro), che hanno un solo bagno (e se si dovesse rompere durante il viaggio?) e hanno circa 60 posti a sedere in meno. Il Minuetto ha addirittura tre "vani" per il trasporto bici: per utilizzare questi è sufficiente alzare i cinque "strapuntini-posti a sedere" che gli sono proprio a ridosso, con la conseguenza che i 122 posti a sedere si ridurrebbero a 117.
Con molta timidezza i giornali molisani hanno dedicato spazio alle proteste, ma ormai "il guaio è fatto": è ovvio che l'acquisto dovrà essere ben ammortizzato negli anni quindi è solo fantasia l'idea di un cambio di rotta. Resta la delusione tra i molisani: recentemente sul sito altromolise.it si sottolineava l'assurdità della vicenda "la notizia è scioccante: ora la Regione, con i nostri soldi, contribuisce all'acquisto di treni di proprietà di Trenitalia".
La Giunta regionale guidata dal Presidente Michele Iorio, che sa amministrare bene la propria immagine, ha saputo far bene i propri conti: con i soldi dei contribuenti ha ottenuto una magnifica epigrafe sulle nuove macchine che recita: "Treno acquistato con il contributo della regione Molise". A qualche mese dalle elezioni suona però come un certo tipo di (bassa) propaganda che fa tanto consenso, ma fa anche tanto male a chi viaggia.

 

Homepage

 

   
Num 53 Dicembre 2005 | politicadomani.it