Pubblicato su Politica Domani Num 53 - Dicembre 2005

Inadempienze
Procedura UE contro l'Italia

 

Bruxelles, 18 ottobre 2005. La Commissione europea procede contro l'Italia.
Con tre soli che piangono, l'Italia è la peggiore in Europa. Non ha ancora consegnato gli studi (dovuti entro il marzo 2005) richiesti dalla Direttiva europea 2000/60, il programma che istituisce un quadro di azione comunitaria in materia di acque.
L'Italia non ha ancora trasmesso le direttive che regolano tutta la materia delle risorse idriche (Art. 24); non ha comunicato la mappa dei bacini dell’acqua, l'elenco dei distretti idrografici in cui si trovano, e quello delle autorità competenti e responsabili (Art. 3); la Commissione europea non è in possesso di alcuna analisi sull'attuale stato delle risorse idriche italiane, né degli studi sull'impatto ambientale, né dell'analisi economica (Art. 5). La delineazione dei distretti, insieme agli altri studi richiesti, è fondamentale per ottimizzare tutte le risorse idriche.
L'iniziativa della Commissione fa parte di quelle riguardanti i procedimenti di infrazione in campo ambientale nei confronti dei vari Stati membri. Analoga procedura è stata iniziata contro la Spagna e la Grecia, ma è l'Italia quella meno in regola.
Stavros Dimas, il commissario responsabile dell'ambiente, ha commentato così la decisione: "I cittadini europei hanno il diritto di avere acqua pulita e un ambiente sano. L'applicazione corretta e tempestiva di questa direttiva ambiziosa aiuterà l'Italia, la Spagna e la Grecia a gestire meglio le loro preziose risorse idriche. Mi aspetto che questi paesi adempiano in tempi brevi agli obblighi previsti dalla direttiva".

 

Homepage

 

   
Num 53 Dicembre 2005 | politicadomani.it