Pubblicato su Politica Domani Num 52 - Novembre 2005

Pronti per il ballottaggio
Dopo il primo turno, i liberiani sono chiamati a scegliere fra un giovane ex calciatore e una sessantaseienne economista con esperienza internazionale

 

I risultati sono completi (3070 sezioni scrutinate su 3070), definitivi e ufficiali. Al ballottaggio dell'8 novembre si sfideranno George Weah, il "re", e la "lady di ferro" Ellen Johnson Sirleaf .
Dopo 14 anni di guerra civile, il 75% dei liberiani è andato a votare (1,3 milioni su 3 milioni di abitanti). 28,3% a Weah e 19,8% alla Sirleaf. Hanno ottenuto 15 deputati e 3 senatori il "Congresso per il cambiamento democratico", il partito del "re", e 9 deputati e 3 senatori il "Partito dell'Unità" della Johnson-Sirleaf. Il "Partito nazionale patriottico" dell'ex presidente Taylor ha ottenuto 7 seggi in tutto, Camera e Senato, nonostante abbia presentato 70 candidati; altri 8 però sono i seggi ottenuti da vari partiti più piccoli, tutti riconducibili a lui che ancora condiziona la vita politica del paese, nonostante il suo esilio in Nigeria.
Oltre all'età, un abisso di esperienza e di preparazione dividono il giovane miliardario ex calciatore del Milan, che non ha mai terminato la scuola superiore, dalla sua rivale, economista, laureata in Pubblica Amministrazione (Master) ad Harvard, in politica da oltre trent'anni, con decennali esperienze di governo, avversaria politica di Taylor e costretta per questo all'esilio, responsabile di banche internazionali e direttore dell'ufficio regionale per l'Africa dell'UNDP (il programma di sviluppo delle Nazioni Unite). Se eletta, la Sirleaf sarà la prima donna presidente liberiana. In molti ritengono che al ballottaggio anche chi ha votato per Weah potrebbe invece sostenere la donna. Taylor è ancora una minaccia per la Liberia. Un presidente giovane e inesperto potrebbe fargli molto comodo.
La lotta è dura e senza esclusione di colpi - della Sirleaf si è detto persino che è troppo vecchia e malata -. Il destino della Liberia è nelle mani del suo popolo.

 

Homepage

 

   
Num 52 Novembre 2005 | politicadomani.it