Pubblicato su Politica Domani Num 50/51 - Set/Ott 2005

Notizie

 

Turchia
Sempre più problematica la questione dell'ingresso della Turchia nell'Unione Europea. Il Paese rimane "sotto osservazione" fino al 2010. Il governo turco preme per entrare. I cittadini, però, non sono altrettanto entusiasti. Come molti dei cittadini europei, d'altra parte. Sono ancora parecchi gli ostacoli all'entrata in Europa del gigante erede dell'impero ottomano: una democrazia compiuta, la garanzia del rispetto dei diritti umani, la questione di Cipro, la questione curda e i rapporti con il Pkk, il partito dei lavoratori, divenuto braccio armato del movimento indipendentista curdo. La questione curda è un nervo scoperto per la Turchia, specie dopo la caduta di Baghdad e la protezione accordata ai curdi iracheni dagli USA. E gli intellettuali? Vedono nell'Europa l'oscuro oggetto del desiderio della Turchia: inafferrabile e sfuggente. Ma prima di desiderarla, non bisogna inventarsela questa Europa? Si chiedono.

Caffè
Illy è un marchio sinonimo di intraprendenza e qualità. Illy caffè è approdato in India. Grazie alla partnership con la società Fresh & Honest, l'India è diventata un mercato prioritario per lo sviluppo internazionale dell'azienda triestina. Insieme le due aziende investiranno tra i 15 e i 20 milioni di dollari per i prossimi cinque anni, per portare l'espresso italiano agli indiani e conquistare nuovi clienti: 6000 macchine professionali da istallare a livello nazionale, formare i baristi, educare i consumatori alla cultura del caffé, affermare il marchio Illy come simbolo di qualità e di made in Italy.
Con il Premio India l'azienda italiana vuole promuovere nel paese una imprenditorialità attenta alla qualità prodotti e della vita di coloro che li lavorano. Quest'anno il premio è stato assegnato a una comunità di frati gesuiti indiani che gestisce la piantagione di caffè St. Michaels' Estate di Palamalai, nella regione del Tamil Nadu. La comunità di St. Michaels ospita 60 famiglie di origine tribale (tribù dei Palears), poverissime e per la maggior parte analfabete. Il denaro del premio servirà a rinnovare la pulping house (dove il caffè viene spolpato ed essiccato dopo il raccolto) e a creare un fondo per l'istruzione della comunità.

Pubblicità
Innocue trasmissioni di intrattenimento, talk show, e anche programmi di informazione? No, comunicazione istituzionale. È questo il risultato della "collaborazione" fra i ministeri e la Rai. Lo dicono anche i titoli di coda, che scorrono veloci al termine della trasmissione. Gli spazi occupati (a proposito, l'omonima trasmissione con il doppio k al posto della c, "okkupati", fa parte della famiglia) non sono solo quelli regolarmente pubblicitari, ma quelli della "comunicazione istituzionale", concessa dalla Rai a prezzi agevolati ed esclusa dai limiti cui è soggetta la normale pubblicità. Difficile non pensare che questa comunicazione non si traduca in "promozione" istituzionale. Tutto avviene attraverso convenzioni con i Ministeri (interni, salute, economia, politiche agricole, ambiente, lavoro, attività produttive, finora...), le Regioni, il Corpo Forestale, e l'Inail. A dispetto dell'anomalia dell'attuale governo e del conflitto di interessi che lo sta divorando, la colpa della situazione non è attribuibile né a destra né a sinistra: la legge che permette tutto ciò è la n. 150 del 7 giugno 2000. Qualche titolo, tanto per curiosità? Linea Blu, Domenica in, Uno mattina, Tgr Italia Agricoltura, AlterEco.

Iraq
I contadini iracheni hanno sempre selezionato le loro sementi e hanno insegnato ad altri questa loro tradizione millenaria. D'ora in poi, però, dovranno tornare a imparare come coltivare i campi. Stando all'ordinanza 81, firmata Paul Bremer, solo alcune multinazionali come la Monsanto e la Syngenta sarebbero in regola con la concessione dei brevetti sui cereali. Gli iracheni saranno quindi costretti a comprare sementi geneticamente modificate invece di usare quelle dei loro raccolti o del mercato locale. L'università del Texas A&M ha già iniziato in Iraq un progetto di rieducazione all'uso industriale di sementi statunitensi per produzioni destinate all'esportazione. Gli agricoltori ricevono così istruzioni, strumenti e sementi.
Facile prevedere come andrà a finire. Con la perdita della biodiversità i prodotti agricoli iracheni saranno più esposti alle malattie. Gli agricoltori perderanno i raccolti, poi perderanno le terre e il paese non riuscirà più a sfamarsi da solo.

Paura del non profit europeo
Café Babel e Vita sono sul piede di guerra.
"La Commissione Europea vuole ritirare la proposta di legge mirante alla creazione di uno Statuto di Associazione europea: "scartoffie, red tape" dice Bruxelles..."
La proposta di legge riguarda le organizzazioni non profit europee. Presentata nel 1991, non si è fatto un passo avanti dal 1999. "Questo Statuto conquisterebbe per tutti la libertà associativa europea: cioè la possibilità di creare movimenti, organizzazioni, ong in grado di agire e di essere riconosciuti sul territorio di tutti gli Stati membri dell'Unione Europea. Come fanno ormai da decenni le società multinazionali o le banche. Ovviamente l'idea di creare "multinazionali civiche" non entusiasma tanti Stati membri che, con l'attuale sistema nazionale, possono controllare più agevolmente i tanti "privilegi fiscali" dei soggetti no profit: "quante tasse pagherebbero le "associazioni europee"? A chi?" sembrano chiedersi i Governi di mezza Europa. Non sembrano, poi, battersi per difendere un diritto sacrosanto dei cittadini europei nemmeno i partiti politici dell'Europarlamento, che probabilmente vedono con sospetto l'emergere di entità più rappresentative delle tradizionali "federazioni di partito", figlie dell'internazionalismo che fu e finanziate da Bruxelles."

[citazioni da: www.cafébabel.com]

Malnutrizione
Teoricamente è possibile morire di fame quando anche il consumo dei propri tessuti non garantisce più l'apporto di energia e dei componenti nutrizionali specifici essenziali alla sopravvivenza. In realtà la maggior parte dei decessi associati alla malnutrizione severa si verificano prima di questo stadio e sono causate dalle malattie. Man mano che la malnutrizione si aggrava, il corpo s'indebolisce e non riesce più a difendersi dalle infezioni o dalle complicanze metaboliche.
Nei centri nutrizionali intensivi il tasso di mortalità sale al 5%. Ciò significa che si riesce a salvare il 95% del bambini affetti da malnutrizione severa. A seconda dello stato di salute al momento dell'ammissione, un bambino severamente malnutrito può essere ristabilito tra le 3 e le 6 settimane. Ogni volta questa riabilitazione ha l'aspetto del "miracolo", per le madri ma pure per le equipe di MSF, ogni volta stupite al vedere un bambino debole e abbattuto recuperare in poche settimane il sorriso, la voglia di giocare e la gioia di vivere. La malnutrizione acuta, inoltre, non lascia sequele se il bambino non è stato vittima di complicanze prima o durante il percorso di riabilitazione.

[Fonte: Medici senza Frontiere]

 

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