Pubblicato su Politica Domani Num 48/49 - Giu/Lug 2005

Formazione, cultura e sviluppo
Le strategie della cooperazione in Asia
Non basta aiutare i paesi meno sviluppati, occorre che le associazioni che lavorano in questo campo sappiano integrarsi con la cultura e la gente dei territori in cui hanno luogo gli interventi umanitari

di E.M. & M.M.

Quello dal 2001 al 2010 è il "Decennio della cultura della pace e della non violenza". Lo hanno dichiarato le Nazioni Unite. La tutela dei bambini, il diritto al lavoro e allo studio, la lotta a qualsiasi forma di discriminazione, in molti Paesi dell'Asia sono ancora obiettivi lontani. Le molte associazioni, specie non governative, che operano per la difesa dei diritti umani sono diventate promotrici di numerose campagne. Si parte dallo studio sulle condizioni, la storia e le popolazioni dei Paesi dove si vuole intervenire per poi scendere direttamente in campo accanto agli uomini e alle donne di quel paese.
In Asia lo scopo principale di questi interventi è la formazione dei residenti perché possano operare da soli per il progresso della loro comunità e del territorio.
La denuncia degli abusi è spesso il primo passo verso il cambiamento. Storici sono i rapporti di "Amnesty International" sullo stato dei diritti umani nella Repubblica Cinese, denunciando torture, esecuzioni capitali e processi non equi per prigionieri politici e di coscienza. L'associazione "Fratelli dell'uomo" opera a favore delle comunità locali aiutandole a gestire e a sviluppare il proprio territorio attraverso la partecipazione, la gestione delle risorse naturali, istituzionali e di bilancio, fornendo strumenti e conoscenza per migliorare la produzione all'interno di programmi di sviluppo locale. Nella regione di Pampanga nelle Filippine lavora il "PDNR" ("Pampanga Disaster Response Network"), uno dei partner dei "Fratelli dell'uomo", nato nel 1991 per aiutare le comunità locali a fronteggiare le calamità naturali a cui sono soggette frequentemente. Le loro attività riguardano l'organizzazione della comunità, la formazione sanitaria e il supporto di attività generatrici di piccoli redditi. Il "KPA" (un altro partner dei "Fratelli dell'uomo") opera in Indonesia: si tratta di un Consorzio per la Riforma Agraria fondato nel 1994, composto da più di 150 fra associazioni e organizzazioni agricole e da singoli coltivatori. Tutti insieme collaborano per ottenere una riforma agraria equa e sostenibile e per favorire l'accesso dei contadini alla terra. Grazie alla mediazione del KPA è possibile per i contadini senza terra occupare, in forma del tutto pacifica, terreni incolti da far fruttare e sui quali vivere, e ricevere anche delle somme in denaro per avviare la loro attività.
In India opera "Fedina" che coordina altre associazioni che operano per il riconoscimento dei diritti delle caste più deboli della società: i Dalit (intoccabili), i lavoratori irregolari, la popolazioni tribali, le donne lavoratrici, i braccianti agricoli, i lavoratori domestici. L'attività di educazione e organizzazione di questa rete di solidarietà riguarda più di mezzo milione di persone.
Il "CEC" (Centro per l'Educazione e la Comunicazione) si occupa della ricerca sulle condizioni di lavoro in India e promuove anche interventi politici. In Pakistan, a difesa dei diritti dei lavoratori nell'Asia meridionale, opera da circa 20 anni il "PILER" che è attualmente impegnato in un progetto, cofinanziato dall'Unione Europea, per migliorare le condizioni dei lavoratori più deboli attraverso la loro organizzazione, la formazione, la contrattazione collettiva e il corporativismo.
Nel 1965 nasce per lo sviluppo dei paesi asiatici "Mani Tese" che dal 1989 si occupa esclusivamente di quattro Paesi: Cambogia, Bangladesh, Vietnam e India. Una strategia mirante a non disperdere le risorse e che ha reso possibile anche progetti di studio della storia, della cultura, dei bisogni e dei rapporti con i partner e con le popolazioni locali. Un approfondimento importante per seguire meglio i progetti, stringere rapporti di amicizia e collaborazione, favorire la nascita di gruppi di volontariato e di studio, e migliorare il livello qualitativo degli interventi. La Commissione Asia di Mani Tese ha iniziato così ad elaborare strategie d'intervento sul territorio cercando di integrare protezione e miglioramento dell'ambiente, promozione dei diritti umani e tutela della salute.

 

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