Pubblicato su Politica Domani Num 47 - Maggio 2005

Ricorrenze
Primo Maggio
La festa del lavoro, fra storia e tradizione

di E.M. e G.V.

Già nel 1855 la parola d'ordine per migliorare l'esistenza di tutti era: "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire". La ricetta, di origine australiana, è condivisa da tutti i movimenti sindacali del primo novecento. I più agguerriti però sono i sindacati statunitensi. Essi organizzano per il 1° maggio del 1867, a Chicago, la più grande manifestazione sindacale mai vista prima: un corteo di 10mila persone.
Poi, il Congresso della Seconda Internazionale istituisce la giornata celebrativa del 1° maggio. Una scelta simbolica. Nel medesimo giorno del 1886, a Chicago, era stata repressa nel sangue una manifestazione di lavoratori. La polizia fece fuoco sui dimostranti riuniti per protestare contro i licenziamenti in fabbrica.
A distanza di poco più di un secolo cambiano le modalità di scendere in piazza, ma i contenuti sono sempre gli stessi. Le fabbriche continuano a chiudere e i dipendenti finiscono in cassa integrazione. I contratti perdono di stabilità lasciando il posto a quelli a tempo determinato. Unica nota positiva: la polizia non spara sui manifestanti, o meglio, non dovrebbe. Eppure in quel giorno anche i pensieri si prendono una pausa. È il primo maggio la festa dei lavoratori. Famiglie intere e gruppi di amici si riuniscono in luoghi, rigorosamente all'aperto, per festeggiare l'arrivo della tanto attesa pausa. Per i più giovani in programma l'appuntamento fisso con il concerto a Roma.
Nella zona dei Castelli Romani è in uso consumare l'ormai famoso carciofo alla brace. In ogni gruppo c'è sempre quella cara e vecchia chitarra che in queste occasioni suona le canzoni tipiche delle scampagnate. La gente si sveste degli abiti lavorativi e indossa abiti per lo più sportivi.
Avviene proprio quello che i congressisti della Seconda Internazionale si erano augurati nel 1889: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo simultaneo in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno!"

 

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Num 47 Maggio 2005 | politicadomani.it