Pubblicato su Politica Domani Num 46 - Aprile 2005

Brevi da Gerusalemme e dintorni

 

Insediamenti
Israele. A marzo è stata approvata la costruzione di 3.500 nuovi alloggi a Ma'aleh Adumin (circa 5 km da Gerusalemme est). Con 28mila abitanti la cittadina è uno dei più popolosi insediamenti israeliani in Cisgiordania. L'obiettivo è di congiungere l'insediamento a Gerusalemme est, occupata nel 1967, secondo un piano elaborato qualche anno fa e approvato solo recentemente da una commissione militare. Altri insediamenti saranno costruiti a Gush Etzion (10 minuti di macchina da Gerusalemme) e ad Ariel nel nord della Cisgiordania. Neanche gli insediamenti di Hebron, Kiryat Arba e Givat Zeev saranno mai sgomberati. Parola di Sharon.

L'Arca dell'Alleanza
Una cassa rettangolare di legno di acacia ricoperta d'oro dentro e fuori, con un coperchio d'oro puro. È qui che furono riposte da Mosè le due Tavole della Legge. L'Arca dell'Alleanza fu conservata nel Tempio fatto costruire da re Salomone. Prima l'Arca (in ebraico Aron significa cassa) era trasportata nelle loro peregrinazioni dagli ebrei e custodita sotto una tenda. Dio stesso ordinò a Mosè di costruire l'Arca dell'Alleanza sulla quale, in seguito, vennero posti anche il bastone di Aronne, che Dio fece fiorire e una pentola d'oro con un po' di manna. Si dice che l'Arca non sia andata distrutta con il tempio e che ritornerà nell'era messianica.

Ben Gurion
Ben Gurion, il primo capo di Governo di Israele, dichiarò nel 1949 che la capitale di Israele è Gerusalemme Ovest. Dodici anni prima aveva detto: "... continuo a credere che niente altro che un disastro possa derivare dal rifiuto di dividere Gerusalemme in due separate municipalità: una araba e l'altra ebraica. La nostra situazione a Gerusalemme oggi sarebbe completamente diversa … se solo avessimo il discernimento e il coraggio necessari a spartire la città". Ben Gurion riteneva ancora che l'unica soluzione per la Città Vecchia di Gerusalemme fosse di "convertirla in un museo religioso, culturale e spirituale di tutte le religioni del mondo".

Il muro attorno a Gerusalemme Est
Entro quattro mesi il muro attorno a Gerusalemme Est che separa la città dal territorio palestinese nella West Bank sarà completato. 250.000 palestinesi saranno definitivamente separati dalla Palestina. Lo dice Haaretz, il più diffuso quotidiano israeliano, che aggiunge: "A un certo punto nella parte orientale della città e nella sua area metropolitana verranno create condizioni che, in qualche modo, faranno cadere l'opzione di Gerusalemme Est quale capitale della Palestina." (Haaretz, 31 marzo 2005). Al futuro però va coniugato solo il secondo verbo perché le condizioni sono un fatto ormai da tempo. Difficoltà nell'ottenere permessi per spostarsi in città. Sanzioni applicate a chi non è in possesso di regolare permesso, fino all'imprigionamento e alla confisca dei veicoli, pubblici e privati, che trasportano persone non in regola con i permessi. Trasferimenti di ebrei nei quartieri di Gerusalemme Est. Studenti israeliani alloggiano nei quartieri arabi. Appartamenti, negozi e grandi edifici posti nel cuore della Gerusalemme araba sono stati ceduti in affitto dal Patriarcato Greco Ortodosso (130 milioni di euro per 99 anni, si dice in città). La costruzioni di nuovi quartieri ebrei viene a riempire le aree libere destinate all'espansione degli agglomerati palestinesi. Perfino la durata dei semafori è diversa, a seconda che si trovino su strade percorse da palestinesi o da israeliani, accusano gli arabi, probabilmente perché nei loro quartieri i semafori non esistono affatto.
La guerra continua, e così l'invasione di Israele, sorda, strisciante, persistente, pervicace.

 

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