Pubblicato su Politica Domani Num 45 - Marzo 2005

www.fabbricadelprogramma.it
Partecipazione elettorale
Un luogo di incontro (reale e virtuale) per partecipare alla creazione del Programma del centrosinistra di Prodi. Una forma di democrazia partecipata che può essere un buon inizio di un capovolgimento radicale del modo di fare politica (e campagna elettorale)

di Mauro Lodadio

Ci sono diverse teorie riguardo la comunicazione politica on-line. Quella più diffusa ragiona sulle basse potenzialità offerte dalla rete. È pressoché impossibile cambiare un'opinione di voto vie etere. In chiave politica internet verrà fruito essenzialmente dagli "addetti ai lavori". Ma ci sa proprio fare. Quando Romani Prodi si mette in testa qualcosa di innovativo, state pur certi che sarà un successo. Era riuscito a far breccia nel cuore degli italiani con il tour del suo autobus. E fu subito amore a prima vista con gli elettori. Ora il candidato del centro-sinistra alle prossime politiche nazionali ne ha inventata un'altra delle sue: la "Fabbrica del programma". Ha voluto aspettare la fine del congresso Ds per richiamare compagni e semplici cittadini elettori a raccolta. Ed a Bologna, il 16 febbraio, è partita la scommessa.
Boicottata dai grandi media tradizionali, la "Fabbrica del programma" è un grande lavoro di ascolto e di analisi. Una costruzione interattiva e partecipata del programma che l'Unione presenterà ai cittadini nelle politiche del prossimo anno. "Anche se il nome può sembrare fuori moda, l'abbiamo voluta chiamare proprio così - scrive Romano Prodi nel sito -. C'è anche uno stile nell'essere fuori moda: allora "Fabbrica", anche per ricordare, come dice la nostra Costituzione, che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro."
Nella periferia di Bologna, ecco farsi largo, tra colori pastello e un serpentone di migliaia di individui, un capannone. Frutto di un lavoro attento di due neo-laureati in architettura, un'ex fabbrica sarà in questi anni il luogo di incontro e di dialogo per chi voglia collaborare all'elaborazione del programma. "Qui ogni settimana - continua Prodi nella lettera di invito presente nel sito - i cittadini, le categorie, verranno a discutere in modo specifico dei loro problemi. Vogliamo costruire un programma condiviso, partecipato, dal basso, con chi vive concretamente i problemi di tutti i giorni."
Una campagna elettorale "dolcissima" con toni pacati e in cui troveranno spazio riflessione e confronto. Stesso leit-motiv nel battesimo della fabbrica. Settanta giovani, coppie e singles, e per il brindisi, anche amici ed esponenti delle istituzioni: Lilli Gruber, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani. E poi ecco i giovani. "Abbiamo bisogno di voi - dice Prodi -. Abbiamo bisogno che ci diciate i vostri problemi, che ci aiutiate a capire le priorità. Noi ci impegniamo a tener conto di quel che direte. Voi sapete che non è qui che si costruisce il programma, ma è da qui che cominciamo a capire e a raccogliere idee."
Lavoro, scuola, ricerca ed ambiente, i temi più gettonati in questo primo mese. Ognuno, registrandosi, potrà lasciare il suo contributo. "Una Fabbrica che si rispetti ha anche il suo magazzino. Ecco allora il nostro magazzino delle idee. Il sito della Fabbrica, per la raccolta, la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione del lavoro comune. Ho pensato a tutti coloro che non potranno venire fisicamente in Fabbrica ma che hanno cose importanti da dire per il futuro. Fatelo, entrate e contribuite con le vostre proposte."

 

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