Pubblicato su Politica Domani Num 45 - Marzo 2005

Simbolo di gloria e di vittoria
L'Eneide
Il simbolismo dell'olivo nel poema epico di Virgilio

di Alberto Foresi

La funzione dell'olivo quale simbolo di pace riveste un ruolo primario nel disegno complessivo dell'Eneide, l'opera di maggior respiro del poeta mantovano. Colui che reca in mano un ramoscello d'olivo è portatore di pace: per evidenziare le sue intenzioni pacifiche, così Enea si presenta a Pallante:
"Allora il padre Enea risponde dall'alta poppa e protende con la mano un ramo d'olivo, insegna di pace" (VIII, 115-116).
In modo simile, per implorare una tregua, giungono dalla città latina "...ambasciatori ... velati di rami d'olivo, e chiedevano tregua" (XI, 100-101) per poter seppellire i corpi dei caduti nella battaglia tra Enea e Turno. In questo caso l'essere velati con rami d'olivo è simbolo anche di lutto.
Il ramo d'olivo è anche distintivo sacerdotale e delle istituzioni religiose; Corineo, dopo la deposizione delle ossa di Miseno nell'urna, procede alla lustratio (rito purificatorio), aspergendo per tre volte i compagni con acqua pura spruzzata da un ramo fecondo della pianta:
"Girò tre volte tra i compagni con acqua lustrale irrorandoli con lievi stille da un ramo di fecondo olivo e purificò gli uomini, e disse le estreme parole" (VI, 229-231).
Il re Numa Pompilio è raffigurato "distinto da rami d'olivo, che porta i sacri arredi" (VI, 808-809), simboli della pace e delle istituzioni religiose (i sacri arredi) da lui fondate. Calibe, la vecchia sacerdotessa del tempio di Giunone, s'intreccia i capelli con fronde d'olivo e Umbrone, il re-sacerdote della gens Marruvia, viene descritto "cinto sull'elmo da un ramo di fecondo olivo" (VII, 751).
Essere incoronati con i rami della pianta era privilegio riservato ai vincitori delle gare; Enea, infatti, così parla agli atleti in occasione dei giochi indetti a Drepano in onore del padre Anchise:
"I primi tre (nella gara di corsa) vinceranno premi e cingeranno il capo di biondo olivo" (V, 308-309).
Allo stesso modo Mnesteo, vincitore della gara navale, è descritto "cinto di verde olivo" (V, 494).
Particolare interesse suscita anche la varietà cromatica con cui è descritto l'olivo nell'opera virgiliana, seguendo le varie sfumature che il fogliame acquista a seconda delle stagioni e dello stato dell'albero: esso viene infatti definito "verde", "pallido", "biondo dorato".

 

Homepage

 

   
Num 45 Marzo 2005 | politicadomani.it